Manifestazioni di solidarietà per il popolo curdo anche in Val d'Elsa

«E’ inaccettabile e rischia di far precipitare la Siria in una nuova spirale di violenza, che già sta causando morti e migliaia di profughi - ha detto il segretario Jacopo Mazzantini - Scendiamo in piazza al fianco del popolo curdo per dire no alla guerra e per chiedere che l’Italia, insieme agli alleati europei, faccia tutto il possibile nelle sedi europee, NATO e ONU per fermare questa invasione, evitare il disastro umanitario e i rischi di sicurezza»

 VAL D'ELSA
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Anche la Val d'Elsa si è mobilitata per chiedere lo stop all’offensiva turca contro il Kurdistan siriano.

A San Gimignano, sabato scorso, c'è stata una manifestazione organizzata dal Pd locale, che ha condiviso l'appello di ARCI, ANPI, CGIL e Legambiente:

«Chiediamo che si avvii immediatamente una forte e decisa azione diplomatica perché: cessino immediatamente le ostilità e si fermino le manovre di invasione del territorio siriano abitato storicamente dalla popolazione curda; che si dia mandato senza esitazioni a una delegazione internazionale che garantisca in loco la fine delle ostilità, il rispetto dei confini, il diritto internazionale; che si provveda all’invio di soccorsi per eventuali feriti; che si apra una sessione di discussione dedicata, tanto nel Parlamento europeo quanto in quello italiano; che si chieda che il caso sia messo con urgenza all’ordine del giorno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite».

Anche il Pd Empolese Valdelsa ha organizzato ieri, martedì 15 ottobre, un'iniziativa: una fiaccolata in Piazza XXIV Luglio a Empoli. «E’ inaccettabile e rischia di far precipitare la Siria in una nuova spirale di violenza, che già sta causando morti e migliaia di profughi - ha detto il segretario Jacopo Mazzantini - Scendiamo in piazza al fianco del popolo curdo per dire no alla guerra e per chiedere che l’Italia, insieme agli alleati europei, faccia tutto il possibile nelle sedi europee, NATO e ONU per fermare questa invasione, evitare il disastro umanitario e i rischi di sicurezza».

 

Pubblicato il 16 ottobre 2019

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