Marinoni (Confcommercio) sulla questione del prezzo del caffè sollevata da Codacons

Il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni interviene così in merito alla questione del prezzo del caffè sollevata da Codacons

 TOSCANA
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I bar che hanno ripreso l’attività, con approccio direi quasi “eroico” e spirito di servizio per la collettività, più che per la ricerca di un business che non c’è ancora e corriamo il rischio non ci sia per chissà quanto tempo, devono tenere aperte le loro attività con costi maggiori di prima e incassi decimati. Per quanto tempo riusciranno ad offrire un servizio straordinario come il loro per un euro o poco più a tazzina? Il prezzo del caffè dal dopoguerra in poi è sempre andato di pari passo, fino a pochi anni fa, con quello, per esempio, dei quotidiani. Che oggi costano 1,60. Forse ci vuole un ripensamento di tutta questa impostazione o il meccanismo rischia di saltare. Ognuno è libero di praticare le politiche dei prezzi che crede, ma io un buon caffè non mi scandalizzo di pagarlo 1,50 € o anche più. E ognuno è libero di scegliere il prodotto in base alla sua qualità, al servizio, alla location, ai propri gusti. Forse serve più comprensione per le dinamiche aziendali e i loro equilibri, piuttosto che denunce sensazionalistiche...

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Pubblicato il 20 maggio 2020

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