Matteo Betti, il campione paralimpico di scherma senese ha presentato ieri il suo libro
Matteo, figlio di un tassista e di una giovane svizzera arrivata a Siena, è un veterano della Nazionale Italiana di scherma paralimpica ed è salito sulla pedana di Tokyo 2020 per la sua quarta paralimpiade
“La storia di Matteo Betti è un insegnamento per tutti ed ha un valore universale. La vita a volte ci gioca brutti scherzi ma Matteo dimostra che per quanto difficile possa essere la vita, l’uomo può andare più in là e attingere a una sua risorsa più grande, a un mistero più grande che sono più forti dello scoraggiamento e della malattia. E’ grazie a questo che alla vita si può assestare per l’appunto un tiro mancino. Ringrazio perciò Matteo per la testimonianza che ci ha dato e che ci dà ogni giorno, come sportivo innanzitutto, che ha fatto onore all’Italia e alla Toscana, e come uomo che poteva avere una vita semplice e l’ha invece resa straordinaria”.
Queste le parole del presidente Eugenio Giani che ieri è intervenuto in Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati alla presentazione di 'Un tiro mancino', libro che racconta la storia di Matteo Betti, campione paralimpico di scherma e consigliere del Comitato Italiano Paralimpico.
Alla presentazione, moderata da Sandro Vannini direttore di Toscananotizie, erano presenti l’autrice, la giornalista Giovanna Romano, l’editore Luca Betti e il presidente dell’Unione Stampa Sportiva Toscana Franco Morabito.
Matteo, figlio di un tassista e di una giovane svizzera arrivata a Siena, è un veterano della Nazionale Italiana di scherma paralimpica ed è salito sulla pedana di Tokyo 2020 per la sua quarta paralimpiade: ci è salito da vice campione del mondo in carica, con il ventitreesimo titolo italiano e ha sfiorato il podio con il quarto posto nell'individuale di fioretto segnando il miglior risultato della scherma paralimpica maschile e il secondo risultato individuale dell'intera squadra italiana. Uno sportivo esemplare la cui sensibilità gli è valsa la nomina di Ambasciatore Paralimpico.
Il volume è corredato da venti interviste esclusive alle persone più importanti della vita di Matteo che arricchiscono il racconto fornendo prospettive personali ed emozionanti: da Margherita Zalaffi ai compagni della nazionale come Marco Cima e Andrea Pellegrini, dalla famiglia, ai compagni di scuola e di lavoro, agli allenatori fino al presidente del CIP Luca Pancalli che ha curato l'introduzione del libro. La prefazione è a firma di Carlo Paris, già direttore di Rai Sport, il primo a portare un atleta disabile alla conduzione della Domenica Sportiva.
Il ricavato della vendita del libro contribuirà al progetto SPORT SHUTTLE - CAMPIONI IN MOVIMENTO per l’acquisto di un pulmino attrezzato che consentirà alle società sportive paralimpiche senesi di portare i loro atleti agli allenamenti e in trasferta.
Foto da Fb Matteo Betti
Copyright © Valdelsa.net
Potrebbe interessarti anche: Poggibonsi, una chitarra, un forestiero e una rissa
Torna alla home page di Valdelsa.net per leggere altre notizie
Pubblicato il 19 maggio 2022