Mercatone Uno, lo sciopero continua anche di notte, in attesa della trattativa sindacale

«La comunità valdelsana ha risposto in maniera inaspettata - raccontano - Le associazioni, semplici cittadini ci hanno sostenuto fin dall'inizio in vario modo. La Misericordia di Colle ci ha portato la roulotte e una maglietta, ci arriva cibo in continuazione, soprattutto la sera. Molte persone che si trovano a passare con la macchina da qui davanti ci suonano il clacson in segno di incoraggiamento». Nei giorni scorsi si sono recati sul posto anche i sindaci di Casole e Poggibonsi e una delegazione dell'Amministrazione di Colle

 
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Questa sera, intorno all’ora di cena, siamo tornati al Mercatone Uno di Colle di Val d’Elsa, dove, da lunedì scorso, i dipendenti sono in sciopero permanente. Presidiano il parcheggio del punto vendita anche la notte, dormendo nelle macchine, facendo a turni. Presidiano per evitare di svendere il proprio lavoro e allo stesso tempo per impedire che qualcuno possa entrare e rubare la merce. Sotto allo stand vicino al cancello d’ingresso, dietro agli striscioni, si confrontano, si scambiano le ultime novità, l’esperienza di altri colleghi di altri negozi, qualche frustrazione. Nonostante i tre anni di bandi andati deserti, la notizia della vendita è arrivata quasi inaspettata: «Ci avevano detto che il nostro negozio andava bene, che avremmo dovuto stare tranquilli».

Qualcuno ripensa al caos del 28 maggio, alla fila di clienti pronti già dalle 8 della mattina, al poco personale che si è trovato a fronteggiare la svendita, alla decisione di scioperare.

Nella stanchezza generale c’è il tempo anche per qualche bonaria battuta, per poi tornare con la mente a domandarsi cosa succederà domani, quando si terrà a Bologna la trattativa sindacale.

È l’ora del, chiamiamolo così, “cambio di guardia” e il presidio non è tanto affollato. «Se aspetti una mezz’ora vedrai che diventiamo più numerosi», mi dicono. E in effetti, passata l’ora della cena, il gazebo torna ad animarsi di facce amiche, dei loro parenti, di un cane che fa da mascotte. Il tavolo è pieno di roba da mangiare. «La comunità valdelsana ha risposto in maniera inaspettata - raccontano - Le associazioni, semplici cittadini ci hanno sostenuto fin dall’inizio in vario modo. La Misericordia di Colle ci ha portato la roulotte e una maglietta, ci arriva cibo in continuazione, soprattutto la sera. Molte persone che si trovano a passare con la macchina da qui davanti ci suonano il clacson in segno di incoraggiamento». Nei giorni scorsi si sono recati sul posto anche i sindaci di Casole e Poggibonsi e una delegazione dell’Amministrazione di Colle.

Oggi hanno manifestato anche alla rotatoria poco distante, vicino all’uscita dell’Autopalio.

 

«Ho presentato un’interpellanza urgente per avere garanzie sull’occupazione e sapere se i piani industriali dei soggetti acquirenti, in particolare del gruppo Cosmo Spa, consentiranno la continuità degli attuali livelli occupazionali e la tutela delle competenze e delle professionalità acquisite - ha fatto sapere due giorni fa la parlamentare Pd alla Camera Susanna Cenni -. È necessario che i passaggi che seguono le procedure e l’eventuale modifica dell’attività commerciale dello store avvengano con trasparenza e con il coinvolgimento delle parti sindacali al fine di garantire lo sforzo massimo per la rioccupazione dei lavoratori».

«Quella del Mercatone Uno è una questione delicata che non riguarda solo il punto vendita senese ma che coinvolge ben 13 negozi sul territorio nazionale e oltre 2mila dipendenti, per cui chiediamo continuità aziendale e salvaguardia dei posti di lavoro - conclude Cenni - Mi rendo conto che in un momento così drammatico e incerto per la vita istituzionale del Paese, non è facile ottenere impegni dai Ministeri competenti, ma presso il Mise ci sono figure tecniche in grado di monitorare e seguire le tante vertenze che riguardano le attività produttive del nostro Paese e per consegnare a chi raccoglierà il testimone del governo il quadro della complessa situazione del Mercatone Uno. In questo senso manterremo la guardia alta e continueremo a seguire gli sviluppi della questione, sostenendo appieno le istanze dei lavoratori che non possono attendere oltre e chiedendo ai ministri di fare di tutto per la ricollocazione occupazionale dei dipendenti che verrebbero messi in mobilità con la chiusura della procedura di amministrazione straordinaria del Gruppo Mercatone Uno».

Alessandra Angioletti

Pubblicato il 31 maggio 2018

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