Mercatone Uno: raggiunto l'accordo con la Cosmo Spa. Fine del presidio, comincia la 'fase 2'

«E' stata una trattativa difficile fin dal primo momento», ha detto questa mattina Mariano Di Gioia, della Filcams Cgil Valdelsa, alla conferenza indetta nel piazzale del punto vendita colligiano. «Questo presidio ha portato il frutto di quello che poi è successo durante la fase della trattativa. Siamo riusciti ad ottenere 89 dipendenti in più: dai 196 da cui partivamo ne verranno assunti in totale 285. E anche nel caso di Colle ci sono stati dei passi in avanti: 31 dipendenti saranno reintegrati nella nuova attività»

 
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​Termina oggi il presidio che gli ex lavoratori dell'ormai ex Mercatone Uno di Colle di Val d'Elsa avevano messo in piedi il 28 maggio scorso, in seguito all'acquisizione, dopo tre anni di bandi andati deserti, di 68 punti vendita da parte di Cosmo Spa e Shernon Holding Srl.

Per chi si fosse perso le precedenti puntate: il negozio di Colle è passato alla Cosmo, che attraverso il marchio Globo si occupa di abbigliamento, borse e calzature low cost. Inizialmente si era parlato di una sensibile diminuzione di personale, con 196 assunti in totale e solo 21 su 49 a Colle. Ma i dipendenti, prima in sciopero poi in cassa integrazione, manifestavano anche forte preoccupazione per il totale cambio di attività commerciale, che non teneva conto dell'esperienza e delle competenze da loro acquisite, né tantomeno delle esigenze dei consumatori valdelsani. Ieri sera, a Bologna, si è concluso il difficile percorso di cessione, terminato con l'accordo tra i sindacati e l'azienda abruzzese.

«E' stata una trattativa difficile fin dal primo momento», ha detto questa mattina Mariano Di Gioia, della Filcams Cgil Valdelsa, alla conferenza indetta nel piazzale del punto vendita colligiano. «Questo presidio ha portato il frutto di quello che poi è successo durante la fase della trattativa. Siamo riusciti ad ottenere 89 dipendenti in più: dai 196 da cui partivamo ne verranno assunti in totale 285. E anche nel caso di Colle ci sono stati dei passi in avanti: 31 dipendenti saranno reintegrati nella nuova attività, anziché 21 come era stato prospettato all'inizio. Questo dimostra che le lotte ancora servono a qualcosa». 

Di questi 31 assunti, tre avranno un contratto full-time, 28 part-time a 24 ore: tutti a tempo indeterminato. Sono aumentati i part-time rispetto all'inizio, com'era prevedibile visto che non era ancora cominciata la trattativa e considerato che sono pochissimi i dipendenti di Cosmo a tempo pieno. Verranno selezionati in base all'anzianità all'interno dell'azienda e ai carichi di famiglia che ha ogni lavoratore, respingendo le prime condizioni (discrezionalità, genere femminile e professionalità). Successivamente, ci sarà un colloquio con il quale la società cercherà di capire quali manzioni sono più adatte per ciascuno.

«La società Cosmo entrerà dai primi di agosto - aggiunge Di Gioia -. Su questo punto vendita, se ci fossero tutte le condizioni, potrebbero esserci ulteriori partner: una o più aziende, oltre a quella abruzzese, obbligate nell'accordo sindacale disciplinato ad assumere chi è rimasto fuori dai 31. Nei prossimi giorni verranno fatte le verifiche necessarie per ottenere le autorizzazioni per l'aumento della cubatura della superficie a disposizione, in modo da poter coinvolgere nella struttura altre realtà. Se si concretizza tutto questo, possiamo riuscire a salvare altro personale nei prossimi 24 mesi. Ci sono purtroppo delle persone che comunque resteranno fuori, ma, per quanto ci riguarda, inizia adesso una seconda fase, quella del coinvolgimento delle istituzioni. Non ci fermiamo qui».

Nei prossimi giorni i sindacati richiederanno ai sindaci della Val d'Elsa un incontro. «Quello che ci interessa più di tutto è l'ampliamento delle licenze, con le quali creiamo le condizioni per far sì che all'interno della struttura di possa posizionare qualche altro dipendente», conclude.

La conferenza stampa è stata l'occasione anche per i ringraziamenti: alla stampa, alle istituzioni (di tutti i colori e di tutti i partiti), alla comunità intera, che si è stretta vicino al presidio facendo sentire agli ex lavoratori appoggio e calore. Gli ex lavoratori presenti sono visibilmente stanchi. A breve verranno consegnate al sindaco di Colle di Val d'Elsa Paolo Canocchi le firme raccolte per continuare a vendere in quel luogo lo stesso tipo di merce del Mercatone Uno, ovvero mobili e oggetti per la casa. Nell'ultimo consiglio comunale, quello del 14 giugno, il primo cittadino stesso, in risposta alla mozione presentata dal Pd, ha dichiarato di aver firmato la petizione (qui per vedere il video, dal punto 2.28.20 circa in avanti).

«Finisce dopo più di 40 giorni il presidio dei dipendenti del mercatone uno di Colle - ha commentato il segretario del Pd di Colle Stefano Nardi - L’accordo “salva” qualche posto di lavoro in più rispetto a quanto inizialmente previsto e probabilmente tutto ciò senza il presidio non sarebbe stato possibile. Tuttavia il percorso non finisce; occorre vigilare affinché si possa individuare anche nei prossimi mesi un futuro per tutti i lavoratori. Auspico infine che le comunità Valdelsane, le istituzioni del territorio, le associazioni e i singoli cittadini trovino momenti per non dimenticare i ragazzi del Mercatone Uno e continuare a far sentire la nostra vicinanza».

«Si chiude una fase e adesso se ne aprirà un'altra ancora da scrivere - ha scritto su Facebook il sindaco di Poggibonsi David Bussagli - Ai lavoratori che per 40 giorni hanno presidiato il loro posto di lavoro grazie. Grazie per tanti motivi ma soprattutto per la dignità che hanno saputo raccontare ogni minuto di questi lunghi giorni. E grazie infine anche alla Cgil sempre presente nei piazzali e non soltanto».

Pubblicato il 6 luglio 2018

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