Messa solenne all'aperto per la prima festa patronale di Barberino Tavarnelle

La cerimonia è stata concelebrata dall'Arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori e dal parroco di Tavarnelle Don Franco Del Grosso

 BARBERINO TAVARNELLE
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Sotto l'egida di San Pietro, uniti nello spirito e nelle tradizioni. I cittadini di Barberino Tavarnelle hanno preso parte alla prima festa patronale del nuovo Comune che è stata celebrata nel rispetto delle misure anti contagio nel piazzale antistante la pieve di San Pietro in Bossolo. Nonostante le restrizioni e le misure legate alla gestione al contenimento dell'emergenza sanitaria la comunità di Barberino Tavarnelle non ha rinunciato alle tradizionali celebrazioni che quest'anno hanno avuto un significato particolare per la designazione del nuovo patrono. 

E’ stato un momento molto sentito e atteso da tutta la comunità la prima festa dedicata a San Pietro, individuato dall'Arcivescovo di Firenze il cardinale Giuseppe Betori, ospite d’eccezione alla cerimonia liturgica officiata con il parroco di Tavarnelle Don Franco Del Grosso, quale santo protettore dell'ente che un anno e mezzo fa è nato dalla riunificazione dei Comuni di Barberino Val d'Elsa e Tavarnelle Val di Pesa. “L’occasione ha offerto un momento di altissimo valore spirituale che ha confermato il segno e l'identità unitari che caratterizzano la comunità di Barberino Tavarnelle - ha dichiarato il sindaco David Baroncelli - ho apprezzato moltissimo le parole dell'Arcivescovo Betori la cui presenza ha onorato la prima festa patronale accentuando il carattere solenne della Santa Messa che è stata densa di emozioni”.

La messa si è svolta in sicurezza allestita all'aperto, davanti alla pieve di San Pietro in Bossolo. L’edificio millenario simboleggia il luogo di accoglienza della prima comunità cristiana nel territorio di Barberino Tavarnelle, le cui origini risalgono al V secolo. L’Arcivescovo Betori ha illustrato le ragioni della designazione del patrono, ripercorrendo i decreti episcopali che hanno portato all’identificazione del santo protettore di Barberino Tavarnelle. La decisione è stata presa dal cardinale dopo aver esaminato la domanda con il Consiglio Episcopale dell'Arcidiocesi e chiesto il parere dei sacerdoti che reggono le parrocchie del Vicariato foraneo di San Casciano, Montespertoli, Tavarnelle nel cui territorio è compreso il comune di Barberino Tavarnelle. All’iniziativa erano presenti gli assessori Giacomo Trentanovi, Anna Grassi, Marina Baretta, Serena Fedi e Roberto Fontani, il presidente del Consiglio comunale Francesco Grandi e alcuni consiglieri comunali, il luogotenente Giuseppe Cantarero della Stazione dei Carabinieri di Tavarnelle e Barberino, i rappresentanti della Misericordia e della Fratres di Barberino Tavarnelle e della Pro Loco di Tavarnelle.

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Pubblicato il 1 luglio 2020

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