Mezzo milione a Regione dai Fondi famiglia 2016 per progetti di supporto a genitorialità

Trasferito alla Regione circa mezzo milione di euro per il 2016 dai Fondi del Dipartimento della politiche per la famiglia, dopo la presentazione da parte della Toscana del "Piano di massima delle attività". Tale cifra è stata ora ripartita tra i vari enti beneficiari (comuni, società della salute e aziende Asl) per sviluppare progetti mirati nell'ambito della collaborazione in atto tra i settori regionali che si occupano di tutela dei minori e famiglie

 
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Trasferito alla Regione circa mezzo milione di euro per il 2016 dai Fondi del Dipartimento della politiche per la famiglia, dopo la presentazione da parte della Toscana del "Piano di massima delle attività". Tale cifra è stata ora ripartita tra i vari enti beneficiari (comuni, società della salute e aziende Asl) per sviluppare progetti mirati nell'ambito della collaborazione in atto tra i settori regionali che si occupano di tutela dei minori e famiglie, i servizi dell'area materno-infantile e i servizi per la prima infanzia.

«Un atto che segna un importante cambiamento di strategia – afferma l'assessore al sociale Stefania Saccardi - Per la prima volta vengono distribuite risorse per dare sostegno alla genitorialità, che si aggiungono ai fondi finora assegnati per contrastare il disagio familiare e per sostenere i minori fuori della famiglia. Insieme alla partecipazione al programma sperimentale ministeriale Pippi e al tradizionale impegno da parte della Regione per l'affidamento dei minori, vengono ora finanziati progetti di preparazione al parto e post partum, progetti educativi e informativi per chi è genitore».

In particolare i progetti da sviluppare da parte degli enti beneficiari con le risorse disponibili devono riguardare interventi integrati, nell'ambito dei corsi di preparazione alla nascita, per il sostegno educativo a famiglie con bambini piccoli per prevenire situazioni di disagio e fragilità, oltre a visite a domicilio per sostegno e orientamento e interventi post partum. 

Saranno attivati anche servizi informativi sulla rete di servizi per la famiglia e per la prima infanzia disponibili sul territorio e azioni di sistema per qualificare al meglio il sistema dei centri per l'affido e dei servizi dedicati alle famiglie e alla genitorialità. Tra queste azioni misure e dispositivi innovativi con i gruppi genitori-bambini, i laboratori, le famiglie di appoggio.

Pubblicato il 11 gennaio 2017

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