Michele Maio, direttore Centro Immuno-Oncologia ospite a Uno Mattina

Parlerà del rapporto tra immunoterapia e infezione da covid-19

 SIENA
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Il rapporto tra immunoterapia e infezione da Covid-19 sarà uno degli argomenti trattati all’interno del programma “Uno Mattina”, in onda su Rai 1. Su questo tema interverrà il professor Michele Maio, direttore Centro di Immuno-Oncologica (CIO) e del Dipartimento Oncologico dell’Aou Senese che sarà ospite della trasmissione venerdì 8 maggio, dalle ore 10. Il professor Maio, che è anche tra i testimonial scelti dalla Fondazione AIRC per la ricerca sui tumori, si soffermerà in particolare su come alcuni pazienti in cura presso il centro senese e sottoposti a immunoterapia abbiano superato l’infezione da COVID-19. 

«A tutti i pazienti in cura presso il nostro centro e in visita – spiega Maio – viene da tempo effettuato il tampone e i pochi casi risultati positivi nel corso della terapia sono guariti dal coronavirus. Abbiamo attentamente valutato le loro condizioni cliniche e biologiche e si tratta dei primi casi al mondo descritti in letteratura, appena pubblicati su European Journal of Cancer, con la dottoressa Anna Maria Di Giacomo del CIO come primo autore della ricerca. L’attività oncologica presso l’Aou Senese non si è mai fermata in questo periodo di emergenza per il coronavirus, è addirittura aumentata di oltre il 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Abbiamo preso tutte le precauzioni necessarie e abbiamo riorganizzato l’attività ma tutti i pazienti sono sempre stati seguiti come al solito. In particolare - aggiunge Maio - abbiamo attivato un triage telefonico pre-accesso per identificare soggetti potenzialmente sintomatici, effettuato visite di follow-up ove possibile in modalità telematica, turni del personale per evitare sovrapposizioni, prolungamento degli orari di apertura per agevolare i flussi dei pazienti, supporto psico-oncologico e dietistico. Sarà fondamentale – conclude Maio – per i prossimi mesi, lavorare in continuità con la fase dell’emergenza e riavviare i programmi di screening, utilizzando sempre tutte le precauzioni necessarie nei confronti dei pazienti che devono iniziare terapie antitumorali, o in corso di terapia ove necessario».

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Pubblicato il 7 maggio 2020

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