Montaione, lascia la storica ferramenta Roberto Ceccarelli, un pezzo di storia della comunità
«La soddisfazione più grande - ha detto - è stata quella di aver ricevuto tanta fiducia da parte dei miei clienti. Non era solo una bottega la mia, ma un luogo di ritrovo, un punto di riferimento per un consiglio, per le notizie di paese, per quattro chiacchiere. Anche da parte dei turisti ci sono sempre stati apprezzamenti per il negozio come una volta. Non ho avuto delusioni, veramente, da quest’attività. Ne sentirò un po' la mancanza»
Il 29 marzo, in occasione della penultima seduta del Consiglio Comunale di Montaione di questa legislatura, è stata consegnata a Roberto Ceccarelli da parte del sindaco Paolo Pomponi una pergamena per gli oltre cinquant’anni di ininterrotta attività con la sua ferramenta. Cinquant’anni in Viale Vincenzo da Filicaia che hanno fatto la storia della comunità e che adesso passa in gestione a un’altra persona.
«Roberto è stato per più di mezzo secolo una componente fondamentale della vita montaionese – ha detto il primo cittadino -, e anche in considerazione che nel 2019 si ritirerà dal lavoro, chiudendo la storica ferramenta, abbiamo voluto ringraziarlo per il suo impegno anche nella vita sociale e sportiva della nostra comunità. Ci mancherai Roberto, ci mancherà la tua cortesia, la tua disponibilità!».
Sulla pergamena erano scritte le motivazioni del riconoscimento: “Per il generoso e continuativo impegno profuso nella propria attività, condotta per oltre mezzo secolo con sagacia e vivo spirito imprenditoriale. Per il brillante esempio, offerto ai cittadini montaionesi, di etica del lavoro come valore civile. In segno di gratitudine per aver accompagnato la crescita e lo sviluppo della comunità locale, e avere significativamente concorso al suo benessere”.
Roberto ha cominciato la sua attività nel 1968, come ci racconta al telefono, rilevandola da due signore di Montaione. Abitava a San Vivaldo e, quando ha finito di fare il militare, ha deciso di prendere la ferramenta, che è stata quasi sempre l’unica del paese (ce n’era un’altra, ma chiuse pochi anni dopo).
«Mi sono trovato bene in questo mezzo secolo, con grandi soddisfazioni - ha commentato - Nel tempo sono cambiate tante cose: c’è stata l’iva, poi il registratore di cassa fino ad oggi, alla fatturazione elettronica. E ho visto bambini di 5 anni diventare poi genitori o anche nonni. È cambiato anche Montaione e i suoi negozi: naturalmente ci sono state tante chiusure con la storia dei supermercati e non è stato facile reggere».
«La soddisfazione più grande – ha aggiunto – è stata quella di aver ricevuto tanta fiducia da parte dei miei clienti. Non era solo una bottega la mia, ma un luogo di ritrovo, un punto di riferimento per un consiglio, per le notizie di paese, per quattro chiacchiere. Anche da parte dei turisti ci sono sempre stati apprezzamenti per il negozio come una volta. Non ho avuto delusioni, veramente, da quest’attività. Ne sentirò un po’ la mancanza».
Ride quando gli domandiamo adesso che farà. «Mi dedicherò all’orto», ha risposto.
Pubblicato il 12 aprile 2019