Montaione si prepara a festeggiare il 500esimo anniversario di San Vivaldo
Il 19 febbraio del 1517 Papa Leone X concesse finalmente le indulgenze ai visitatori delle Cappelle di San Vivaldo. Quest'anno, ben 500 anni dopo, la comunità montaionese festaggia l'evento con una serie di celebrazioni. Le iniziative verranno presentate il 19 febbraio 2017 alle ore 17.00, presso la Sala del Consiglio del Comune di Montaione
San Vivaldo è una piccola frazione del Comune di Montaione, sorta tra il 1185 e il 1280, quando la zona era in possesso dei Frati della Croce di Normandia, contesa tra Castelfiorentino e San Miniato. Prende il nome da Vivaldo Stricchi, santo eremita che da San Gimignano vi dimorò per condurre una vita di penitenza e digiuno. Per vent'anni San Vivaldo aveva vissuto abitando l'interno di un grande, anzi gigantesco tronco di castagno. Il I maggio del 1260, il giorno della sua morte, venne seppellito nella piccola chiesa locale, poi ampliata dai Frati Francescani Minori. Nel loro progetto una serie di chiese e cappelle che riproducevano la topografia e i luoghi santi di Gerusalemme. Da qui il nome "La Gerusalemme di Toscana".
Il 19 febbraio del 1517 Papa Leone X concesse finalmente le indulgenze ai visitatori delle Cappelle di San Vivaldo. Quest'anno, ben 500 anni dopo, la comunità montaionese festaggia l'evento con una serie di celebrazioni. Le iniziative verranno presentate il 19 febbraio 2017 alle ore 17.00, presso la Sala del Consiglio del Comune di Montaione. Interverranno il primo cittadino Paolo Pomponi, l'assessore alla Cultura Elena Corsinovi, Francesco Salvestrini dell'Università degli Studi di Firenze e Luisella Giacomini, insegnante dell'Istituto Superiore "F. Enriques" di Castelfiorentino. Nell'occasione verranno anche esposti i logotipi realizzati dagli studenti dell’istituto Superiore “F. enriques” di Castelfiorentino, che sono stati coinvolti nel progetto.
Pubblicato il 13 febbraio 2017