Nella mattina di sabato 4 maggio, presso il cimitero di Ebensee, nella galleria dedicata alla memoria dei deportati deceduti, è stata inaugurata l’installazione della targa in memoria dei fratelli Guido e Luigi Caponi. Il campo di concentramento di Ebensee in Alta Austria è stato, assieme a quello di Melk, uno dei più importanti sottocampi del campo di concentramento di Mauthausen. La sua nascita fu voluta da Hitler nel 1943 come sede alternativa a quella di Peenemünde per la fabbricazione dei missili balistici V2. Per questo i prigionieri furono impiegati per scavare gallerie nelle montagne circostanti. Il campo venne liberato da una divisione corazzata della 3ª Armata dell'esercito americano il 7 maggio 1945, un giorno prima di quello di Mauthausen.

«Guido e Luigi Caponi erano due giovani uomini, due montaionesi trasferitisi a Empoli, deportati senza alcuna colpa, insieme a tanti altri operai, a Mauthausen nel marzo del 1944», ha ricordato il sindaco di Montaione Paolo Pomponi.

Entrambi morirono nel sottocampo di Ebensee: Guido il 6 dicembre del 1944 e Luigi il 18 aprile del 1945, poco prima della liberazione del campo.

«A gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, abbiamo inaugurato l’installazione di analoga targa nel Municipio, ma ci è sembrato doveroso che la comunità montaionese onorasse questi due vittime innocenti della barbarie nazista anche nel campo di concentramento dove perirono - ha aggiunto il primo cittadino -. Abbiamo voluto abbinare questa inaugurazione al Viaggio della Memoria attualmente in corso, che vede la partecipazione anche di numerosi studenti dell’Empolese-Valdelsa, fra cui quattro ragazzi della scuola media di Montaione, che stanno visitando alcuni lager nazisti fra cui quelli di Mauthausen».

«Un ringraziamento particolare al Dr. Wolfgang Quatember, direttore del Zeitgeschichte Museum & KZ- Gedenkstätte Ebensee (memoriale e museo) – ha concluso Pomponi -, che appena ho spiegato la nostra intenzione si è immediatamente messo a disposizione per seguire personalmente l’installazione della nostra targa».

Pubblicato il 10 maggio 2019