Montemaggio, le commemorazioni in Valdelsa per ricordare l'eccidio

Il 28 marzo 1944 diciannove partigiani vennero uccisi dai fascisti. Nel 78° anniversario le celebrazioni promosse da Poggibonsi (quest'anno capofila) con Barberino Tavarnelle, Casole d'Elsa, Certaldo, Colle di Val d'Elsa, Gambassi Terme, Monteriggioni, Radicondoli e San Gimignano

 POGGIBONSI
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Nove Comuni insieme per commemorare il 78° anniversario dell’eccidio di Montemaggio, che si consumò il 28 marzo del 1944 quando diciannove giovani partigiani vennero uccisi per mano fascista sulla Montagnola.  Come ogni anno le celebrazioni sono organizzate congiuntamente dalle amministrazioni della Valdelsa senese e fiorentina, con Poggibonsi (quest’anno Comune capofila) insieme a Barberino Tavarnelle, Casole d'Elsa, Certaldo, Colle di Val d'Elsa, Gambassi Terme, Monteriggioni, Radicondoli e San Gimignano.

Un impegno per la memoria che è patrimonio della nostra comunità - dice il sindaco David Bussagli - una pagina drammatica della nostra storia di cui è nostra responsabilità tenere vivo il ricordo anche per ribadire con tutta la forza di cui disponiamo quali sono le nostre radici. Radici di democrazia e libertà che affondano lì, sulle pendici del Montemaggio, e che sono la nostra storia e il nostro orizzonte”.

Le celebrazioni per il 78° anniversario sono organizzate con il patrocinio della Camera dei Deputati che per la prima volta si unisce al patrocinio delle Anpi Nazionale, Provinciale e della Valdelsa, di Libera Valdelsa presidio Marcello Torre, dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea, della Provincia di Siena e della Regione Toscana.

Una rete di persone, associazioni e istituzioni a testimoniare la solennità del ricordo e a tributare il giusto onore ai martiri di Montemaggio - dice l’assessore Nicola Berti - le celebrazioni, dopo due anni, tornano in presenza e vedranno la partecipazione di Elly Schlein e di Susanna Camusso, due donne impegnate nella lotta per i diritti, per l’uguaglianza, per la democrazia che ringraziamo per aver scelto di essere con noi. Un ringraziamento che estendiamo a Don Bigalli che sarà con noi per il Consiglio Comunale, alle scuole e a tutti coloro che vorranno partecipare”.

Il programma

Le celebrazioni si apriranno mercoledì 23 marzo con il Consiglio Comunale aperto in sessione straordinaria e congiunta che si svolgerà al teatro Politeama, Sala Maggiore, alla presenza delle rappresentanze delle scuole e delle Amministrazioni aderenti al protocollo. La seduta inizierà alle 9.30 con l'intervento del Presidente del Consiglio Comunale di Poggibonsi Franco Gallerini. Parteciperà Don Bigalli di Libera Toscana.

Le celebrazioni proseguiranno domenica 27 marzo. Alle 9 deposizione della corona al cippo dedicato a Papà Cervi e, a seguire, deposizione della corona alla cappella dei Partigiani posta nel cimitero comunale. Alle 10.30 celebrazione solenne della Messa in suffragio dei caduti presso la basilica di San Lucchese. Le celebrazioni proseguono poi nel pomeriggio sulla Montagnola. Alle 14.45 ritrovo presso ‘la Porcareccia’. Alle 15 omaggio e deposizione delle corone al monumento ai caduti con rappresentanza militare e istituzionale. Alle 15.30 celebrazione ufficiale con saluti istituzionali e intervento di Susanna Camusso, Responsabile delle Politiche di genere della CGIL e Elly Schlein, Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna. Alle 16.30 deposizione delle corone al cippo posto presso Casa Giubileo, aperta alla visita.

A seguire intervento musicale della Banda Sonora “La Ginestra”.

Dalle ore 14 alle ore 19 del 27 marzo è previsto un servizio navetta di collegamento da Abbadia Isola a “La Porcareccia” e  Casa Giubileo. In caso di pioggia la celebrazione avrà luogo nel Complesso Monumentale di Abbadia a Isola.

Montemaggio - La storia

L'eccidio di Montemaggio avvenne il giorno 28 marzo 1944 sulla Montagnola. E' una delle più grandi stragi che si sono svolte nel senese. Le truppe nazifasciste attaccano Casa Giubileo, una casa colonica dove sostavano alcuni partigiani, e dopo una breve guerriglia, ad armi non pari, questi ultimi si arresero, vennero disarmati dalle truppe nazifasciste, umiliati e uccisi a fucilate. Solo uno riuscì a sopravvivere, Vittorio Meoni. I diciannove partigiani uccisi sono Aladino Giannini, Dino Furresi, Giovanni Cappelletti, Angiolo Bartalini, Onelio Volpini (Volpe), Piero Bartalini, Elio Lapini, Livio Livini, Ezio Grassini, Franco Corsinovi, Virgilio Ciuffi, Giovanni Galli, Luigi Vannetti, Folco Martinucci, Emilio Berrettini, Livio Levanti, Emilio Nencini, Enzo Busini, Orvino Orlandini.

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Pubblicato il 17 marzo 2022

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