Monteriggioni, 19enne aggredisce il conducente di un autobus, poi si scaglia contro i Carabinieri
E’ successo questo pomeriggio a Monteriggioni, in località Santa Colomba, intorno alle ore 14.30. Un ragazzo di 19 anni, originario della Costa d’Avorio e in attesa di espulsione, si è scagliato contro il conducente di un autobus urbano nella città valdelsana, ferendolo a un polmone e a un braccio con un coltello. Sceso dal mezzo, nel tentativo di fuggire, ha aggredito i Carabinieri intervenuti in soccorso, lanciando prima l’arma e poi una bottiglia. Le autorità lo hanno dunque ferito a una coscia con un colpo di pistola
E’ successo questo pomeriggio a Monteriggioni, in località Santa Colomba, intorno alle ore 14.30. Un ragazzo di 19 anni, originario della Costa d’Avorio e in attesa di espulsione, si è scagliato contro il conducente di un autobus urbano nella città valdelsana, ferendolo a un polmone e a un braccio con un coltello. Sceso dal mezzo, nel tentativo di fuggire, ha aggredito i Carabinieri intervenuti in soccorso, lanciando prima l’arma e poi una bottiglia. Le autorità lo hanno dunque ferito a una coscia con un colpo di pistola. Il giovane ivoriano è lo stesso che lo scorso 18 luglio aveva sferrato un pugno al capotreno alla stazione di Poggibonsi.
Cos’è accaduto
Secondo una prima ricostruzione, il giovane appena sceso dall’autobus è corso a una casa vicina (dove era stato accolto come richiedente asilo, secondo quanto riportato da La Repubblica Firenze) e, armatosi di un coltello, ha aggredito il conducente sbalzandolo a terra. Sono intervenuti alcuni passati, che hanno immediatamente chiamato i Carabinieri. La vittima è stata ricoverata con urgenza all’Ospedale Santa Maria Alle Scotte di Siena, dove si trova anche il colpevole. L'amministrazione comunale di Monteriggioni esprime vicinanza all'autista di Tiemme spa ferito oggi da un migrante a Santa Colomba. Il sindaco Raffaella Senesi ha fatto visita all'autista in ospedale ed ė in contatto con le forze dell'ordine e i soggetti coinvolti nella vicenda che, a prescindere dal territorio in cui si ė verificata, richiede attenzione sulla gestione dei migranti e il sistema di accoglienza anche in provincia di Siena.
Il commento di Tiemme Spa
«Si tratta di un fatto molto grave – commenta il Presidente di Tiemme Spa, Massimo Roncucci, che ha subito raggiunto l’Ospedale Le Scotte di Siena per assicurarsi delle condizioni di salute dell’uomo e trasmettere solidarietà alla sua famiglia – purtroppo sono episodi che nel mondo degli autoferrotranvieri si stanno verificando e che impongono una riflessione sulle modalità di prevenzione a bordo. Forniremo la massima collaborazione alle Forze dell’Ordine, con le quali abbiamo già avviato forme di collaborazione per trovare soluzioni più funzionali alla sicurezza del nostro personale e dei passeggeri».
Poi aggiunge: «Mi corre l'obbligo, di ritornare sulla vicenda dell'aggressione al nostro autista, perché ho letto e ascoltato ricostruzioni fantasiose e non corrette. Si parla di liti o discussioni legate al biglietto o altro durante il viaggio tra il conducente e l'immigrato. Non c'è stata nessuna discussione a bordo con l'autista o con altri soggetti, come pure non c'è stato nessun controllo dei biglietti in quella corsa e in quel giorno. Le uniche parole pronunciate dal conducente, sono state "ma che fai" nel momento in cui l'immigrato ha iniziato a colpirlo. Parlare di lite o discussione quando non c'è stata non mi piace e non è corretto verso l'autista. Non mi piace perché appare quasi come una sorta fi attenuante del grave gesto. Io non sono né un poliziotto né un magistrato e non compete a me ricostruire fatti e movente. Da Presidente dell'azienda, ho però il dovere e l'obbligo di tutelare il personale e in questo caso la Vittima, il nostro autista, la sua professionalità e la verità dei fatti. Questo è quello che mi chiede anche Alessandro e la sua famiglia. Questo è quello che faremo. La cosa più importante è che Alessandro sta meglio. L'augurio è di riaverlo presto con noi».
Il commento del sindaco di Siena Bruno Valentini
«In un comune vicino a Siena un autista di Tiemme è stato accoltellato - scrive il primo cittadino su Facebook - da un giovane straniero extracomunitario, che mi riferiscono era rientrato da poco nel nostro Paese dalla Germania. Fortunatamente l'autista non è in pericolo di vita ed ho parlato coi familiari, residenti a Rapolano Terme, e col presidente di Tiemme, che sono ancora al Pronto Soccorso per seguire il decorso del ricovero, esternando tutta la nostra vicinanza sia al dipendente di Tiemme che agli altri suoi colleghi. L'aggressore é stato fermato dai carabinieri che hanno dovuto sparare per difendersi e mi congratulo con loro (ho telefonato al loro comandante) per la prontezza e la professionalità dell'intervento. Questo delinquente, che non era comunque inserito in un programma di accoglienza e che ha riportato ferite non gravi, va espulso prima possibile con un rimpatrio forzato, senza attendere i tempi non brevi del processo. Non dobbiamo comunque fare l'errore di accomunare questo esecrabile gesto al comportamento di tanti altri stranieri che rispettano regole, leggi e la nostra cultura. Per gli altri, non dobbiamo avere tolleranza. Sto, però, leggendo commenti nel mondo social che sono rivoltanti, con richiami espliciti al linciaggio, ai forni crematori nazisti ed altre facezie simili. Dobbiamo difendere i nostri valori ma non possiamo diventare mostri».
Il commento di Luigi Dallai
«Esprimo la mia vicinanza al conducente ferito e alla sua famiglia - fa sapere con una nota stampa il deputato PD -. Fatti come questo, che avvengono di solito in altri contesti ci sconvolgono, ma siamo consapevoli che nessuno può considerarsi immune dai pericoli di una criminalità che assume forme sempre diverse. Non ci può essere tolleranza verso chi commette atti criminali. Per questo ringraziamo le forze dell'ordine, che anche in questa circostanza hanno mostrato rapidità ed efficienza ed hanno bloccato l'aggressore. Conosciamo il servizio che svolgono e sappiamo i rischi che spesso, come è avvenuto oggi, corrono. Dobbiamo porre la questione nei termini corretti: non minimizzare quanto accaduto e non strumentalizzare una situazione di emergenza relativa al fenomeno dei migranti che ci vede tutti coinvolti. Occorre infine mettere in campo soluzioni, anche tecniche, che garantiscano il personale viaggiante e tutti coloro che utilizzano i mezzi pubblici da situazioni potenzialmente pericolose. Situazioni che, purtroppo, risultano essere in aumento. I lavoratori ed i loro rappresentanti sindacali saranno gli interlocutori sia delle aziende di trasporto che delle istituzioni. Adesso occorre dare risposte che possano essere utili, piuttosto che speculare, in maniera demagogica, senza offrire soluzioni».
Il commento di Forza Nuova Siena
«Nel ribadire - dichiara il Segretario di Forza Nuova Siena Alessandro Dolci - che il fenomeno dell'immigrazione costituisce un fattore di disgregazione e di impoverimento economico, sociale e culturale dell'Italia in quanto mina alle radici più profonde della sua civiltà accelerandone il processo di decadenza materiale e spirituale ormai in atto, la sezione senese intende prendere posizione e lanciare la propria proposta militante in merito al gravissimo (e non unico) episodio di violenza a bordo di mezzi pubblici di sabato 29 luglio. Ebbene senza escludere nostre manifestazioni come già fatto nel caso di San Giovanni d'Asso e al di là dei soliti proclami giunti dal mondo politico di centro-destra nonché dai sindacati, come la Cgil e la Cisl, che improvvisamente sembrano scendere dalla luna (quando mai si sono preoccupati della sicurezza del personale della Tiemme?) e ricordarsi di conseguenza che l'immigrazione è fonte di criminalità, Forza Nuova Siena intende agire concretamente, come ha sempre fatto. Pertanto anziché sbandierare "sentenze" lancerà quanto prima una campagna di passeggiate per la sicurezza direttamente a bordo dei mezzi pubblici della Tiemme. In particolare si tratta di una iniziativa già intrapresa da Forza Nuova in altre città italiane e che a Siena vedrà quale oggetto di controllo le linee considerate più a rischio, come affermato tra l'altro dal personale della società, che ormai conosce bene quelle che sono le tratte e gli orari più delicati dal punto di vista della sicurezza. Nostro obiettivo come nel caso delle passeggiate per la sicurezza nelle strade non è assolutamente quello di sostituirci alle forze di polizia ma, al contrario, essere esempio di cittadini interventisti e responsabili che non intendono piegare la testa di fronte ad un sistema che subordina la sicurezza degli italiani alle logiche e agli interessi delle consorterie pro-immigrazione».
Foto presa dal web
Pubblicato il 29 luglio 2017