Monteriggioni, presi i ladri della rapina shock ai danni di due anziani
Dopo la prima confessione, anche gli altri due hanno ammesso le proprie responsabilità. Hanno detto di voler prendere i soldi per tornare nel proprio Paese. «Erano persone che frequentavano la parrocchia - ha spiegato il Procuratore Capo di Siena Salvatore Vitello durante la conferenza stampa - e che, come volontari, aiutavano i coniugi Bonelli-Vanni per piccole faccende domestiche. Hanno sfruttato la propria posizione per conoscere la casa e commettere questa rapina grave e spietata»
Tre giorni fa i coniugi Bonelli, mentre dormivano nella propria abitazione in località Colonna a Monteriggioni, sono stati sorpresi nella notte da tre persone travisate con passamontagna. Ne abbiamo parlato in un precedente articolo. I malviventi, tre giovani dei quali uno minorenne, hanno forzato la porta-finestra posta sul retro e sono entrati in casa. Due di loro hanno immobilizzato i signori, 83 anni lui e 81 lei, al letto, mentre l'altro frugava nei cassetti per cercare denaro e altri oggetti preziosi.
«La disperata e inattesa reazione dei coniugi - riferiscono i carabinieri -, con grida d’aiuto e gesti disperati per liberarsi dalla presa dei rapinatori, li ha probabilmente colti di sorpresa, spingendoli a prendere le chiavi dell’auto dei pensionati e a dileguarsi. Ma prima hanno letteralmente strappato una catenina d'oro dal collo dell’uomo e l’orologio che aveva al polso, ferendolo».
Quando i rapinatori si sono allontanati è sopraggiunta una vicina, allarmata dalle grida. E' lei che ha prestato i primi soccorsi e ha chiamato i carabinieri. Sono subito scattate le indagini da parte della Compagnia di Poggibonsi, attraverso la Stazione di Monteriggioni e il Nucleo Operativo Radiomobile. I militari hanno effettuato i rilievi tecnici per il reperimento di eventuali tracce e impronte e ascoltato le testimonianze dei coniugi, per ricostruire l'accaduto. I responsabili della rapina avevano lasciato un rotolo di nastro adesivo, pronto per immobilizzare la coppia qualora fosse servito, e avevano tagliato il filo del telefono per isolare le vittime.
Nel giro di dodici ore, la ricerca ha permesso di raccogliere elementi sufficienti per individuare i responsabili e prenderli. A commettere il reato tre uomini giovanissimi, di origine albanese, ospiti da tempo nella casa parrocchiale di Castellina Scalo, gestita dallo stesso parroco. Sono stati fermati intorno alle ore 21.00 mentre rientravano da Firenze con un autobus di linea. Sono stati accompagnati proprio presso la casa parrocchiale, dove è stata effettuata una tempestiva perquisizione dei locali ed è stato rinvenuto l'abbigliamento utilizzato per la rapina.
Dopo la prima confessione, anche gli altri due hanno ammesso le proprie responsabilità. Hanno detto di voler prendere i soldi per tornare nel proprio Paese. «Erano persone che frequentavano la parrocchia - ha spiegato il Procuratore Capo di Siena Salvatore Vitello durante la conferenza stampa - e che, come volontari, aiutavano i coniugi Bonelli-Vanni per piccole faccende domestiche. Hanno sfruttato la propria posizione per conoscere la casa e commettere questa rapina grave e spietata. E' un fatto subdolo e vile».
I successivi accertamenti effettuati, sotto la direzione e il coordinamento del pm Nicola Marini, hanno consentito di recuperare l’intera refurtiva sottratta alle vittime, con chiara dimostrazione delle responsabilità delle persone individuate. I malviventi sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto, convalidato dal Tribunale di Siena e dal Tribunale per i minori di Firenze (dove qavevano lasciato la macchina), che hanno disposto la custodia cautelare nel carcere di Santo Spirito a Siena. Se sono stati individuati è anche grazie alle immagini riprese dalle telecamere attive nella zona e nelle aree circostanti, messe immediatamente a disposizione dall’amministrazione comunale e dalla Polizia municipale e punto di partenza significativo per avviare le indagini.
Il Comune di Monteriggioni, che nei giorni scorsi ha espresso la solidarietà della comunità con una visita del vicesindaco Andrea Frosini ai due anziani coniugi, si auspica che adesso la giustizia faccia severamente il suo corso nei confronti di chi si è approfittato in maniera indegna dell’accoglienza del parroco di Castellina Scalo. «Il vicesindaco - fa sapere l'amministrazione con un comunicato atampa -, è rimasto in costante contatto con il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Monteriggioni, pur avendo avuto conferma sulla regolarità dell’ospitalità fornita ai tre soggetti individuati come responsabili dell’episodio, e ha comunque richiesto un incontro urgente con il parroco per ricevere ulteriori chiarimenti».
Pubblicato il 22 febbraio 2018