Morosità incolpevole, risorse per contrastare gli sfratti
«Una opportunità che è nelle nostre disponibilità da alcuni anni e che ci viene rinnovata anche per il 2018 - dice l'assessore alle Politiche Abitative e alle Politiche Sociali - In particolare questa linea di intervento è stata riservata alle città ad alta tensione abitativa, in cui Poggibonsi rientra, e, tra queste, solo a quelle che hanno erogato quasi interamente i fondi destinati al contributo negli anni precedenti. L'obiettivo di questo strumento è contrastare l'emergenza abitativa e sono state tante le famiglie aiutate in questi anni grazie a questa misura»
Aperto il bando 2018 per contrastare gli sfratti per morosità incolpevole. Per Poggibonsi sono a disposizione circa 35mila euro di fondi ministeriali oltre a circa 54mila residui del 2017 per erogare contributi finalizzati a prevenire l'esecutività degli sfratti per morosità, destinati quindi alle persone in temporanea difficoltà economica determinata dalla perdita o dalla diminuzione della capacità reddituale in conseguenza della crisi economica.
«Una opportunità che è nelle nostre disponibilità da alcuni anni e che ci viene rinnovata anche per il 2018 - dice l'assessore alle Politiche Abitative e alle Politiche Sociali - In particolare questa linea di intervento è stata riservata alle città ad alta tensione abitativa, in cui Poggibonsi rientra, e, tra queste, solo a quelle che hanno erogato quasi interamente i fondi destinati al contributo negli anni precedenti. L'obiettivo di questo strumento è contrastare l'emergenza abitativa e sono state tante le famiglie aiutate in questi anni grazie a questa misura. Con il bando dell'anno passato abbiamo sostenuto ben quattordici nuclei familiari in condizioni di morosità incolpevole». Si tratta di una situazione di morosità determinata da mobilità, cassa integrazione, licenziamento, malattia, cessazione attività imprenditoriale e altro. «Un problema che si è acutizzato negli anni - dice l'assessore - e che cerchiamo di affrontare con diversi strumenti a disposizione dei cittadini tra cui questo del contributo sfratti che è un aiuto concreto e risolutivo per le famiglie. Ci adopereremo anche quest'anno per cogliere al massimo questa opportunità».
E' possibile fare domanda fino ad esaurimento risorse.
Chi può partecipare
Per partecipare è necessario essere in possesso di determinati requisiti, oltre alla pendenza di una procedura di intimazione di sfratto per morosità, e di una serie di condizioni che attestano la sopraggiunta morosità incolpevole: che almeno uno dei componenti del nucleo familiare sia un lavoratore dipendente, autonomo, o precario colpito dagli effetti della crisi economica con conseguente perdita o sensibile riduzione della capacità reddituale; malattia grave, infortunio o decesso di un componente il nucleo familiare che abbia comportato la riduzione del reddito o la necessità di far fronte a spese mediche e assistenziali di particolare rilevanza; reddito ISE non superiore a 35mila euro e valore ISEE non superiore a 26mila; non titolarità, da parte di tutti i componenti del nucleo familiare richiedente, di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su immobile a destinazione abitativa, fruibile ed adeguato al nucleo familiare ubicato sul territorio provinciale.
Il contributo
L'entità del contributo è stabilita nella misura massima di 12mila euro da erogare con quattro modalità diverse. Fino a 8mila euro, in caso di rinuncia alla prosecuzione dell'iter della procedura di sfratto da parte del proprietario, purché il contratto di locazione in essere non sia inferiore a due anni dalla data dell'intimazione. Nel caso di proprietario disponibile al differimento dell'esecuzione dello sfratto, l'importo erogato sarà pari alle mensilità del periodo di differimento (non inferiori a 3 mesi) oltre ad un massimo di 5 mensilità di morosità pregressa e comunque per un importo complessivo non superiore ai 6.000 euro. In caso di stipula di un nuovo contratto di locazione, per un alloggio diverso da quello oggetto di procedura esecutiva di sfratto, il contributo sarà pari a tre mensilità del nuovo contratto di affitto. In caso di stipula di un nuovo contratto di locazione a canone concordato, anche per lo stesso alloggio, il contributo sarà fino ad un massimo di 12mila euro per assicurare il pagamento dei canoni della nuova locazione.
Per fare domanda
La domanda, compilata sugli appositi moduli, dovrà essere accompagnata da una serie di documenti richiesti fra cui la dichiarazione di disponibilità del locatore, pena l'esclusione dal contributo. Tutta la documentazione, pubblicata anche sul sito del Comune, è disponibile presso la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa che si occuperà di raccogliere le domande e di seguire l'iter. La domanda deve essere presentata a mano presso la FTSA, Via Piave 40, nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e il pomeriggio su appuntamento.
Pubblicato il 2 febbraio 2018