Morte Gino Strada, Giani: ''Un uomo che si è sempre donato agli altri''

Il presidente della regione Toscana: ''Attraverso Emergency ha realizzato ospedali che sono una straordinaria risorsa sanitaria nelle zone più difficili del pianeta''

 TOSCANA
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"Un uomo che si è da sempre donato agli altri e che sicuramente mancherà a molti di noi. Grazie per ciò che ha fatto qui sulla terra, riposa in pace Gino Strada". Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha commentato la notizia della morte del fondatore di Emergency.

“Gino Strada - ha proseguito - con il suo impegno ha tolto il velo a ogni guerra mostrandocela attraverso il volto e le sofferenze delle vittime civili. Ma attraverso Emergency  ha realizzato ospedali che sono una straordinaria risorsa sanitaria nelle zone più difficili del pianeta, ospedali che danno risposte fondamentali a tante persone ferite, ma che  rappresentano anche un fondamentale presidio di umanità”.

Sono stati molti, in passato, i legami stretti fra il fondatore di Emergency e la nostra terra. Ospite di varie iniziative della Regione, tra cui il Meeting di San Rossore e quello dei Diritti umani, il fondatore di Emergency aveva ricevuto numerosi riconoscimenti sul territorio: gli era stata conferita, per esempio, la cittadinanza onoraria di Empoli e il premio “Sant’Andrea d’oro”.

Ma soprattutto in varie occasioni Strada aveva ricevuto dalla Toscana il sostegno a diverse sue iniziative. E’ il caso dell’adozione, insieme a numerosi comuni toscani, di alcuni ospedali di Emergency in Afghanistan, in Iraq, in Cambogia, in Sierra Leone: grazie a questo accordo erano stati così stati reperiti finanziamenti per l'assistenza chirurgica e sanitaria alle vittime di guerra, per la fornitura di medicinali ed attrezzature, la formazione e l'aggiornamento degli operatori sanitari.

Sul sito di Emergency leggiamo:

Il nostro amato Gino è morto questa mattina.
È stato fondatore, chirurgo, direttore esecutivo, l’anima di EMERGENCY.

“I pazienti vengono sempre prima di tutto”, il senso di giustizia, la lucidità, il rigore, la capacità di visione: erano queste le cose che si notavano subito in Gino. E a conoscerlo meglio si vedeva che sapeva sognare, divertirsi, inventare mille cose.

Non riusciamo a pensare di stare senza di lui, la sua sola presenza bastava a farci sentire tutti più forti e meno soli, anche se era lontano.
Tra i suoi ultimi pensieri, c’è stato l’Afghanistan, ieri. È morto felice.

Ti vogliamo bene Gino.

Anche noi, ci mancherai Gino. La Redazione di Valdelsa.net

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Pubblicato il 13 agosto 2021

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