Mostra su Benozzo Gozzoli, San Gimignano diventa "museo diffuso"

Da sabato 18 giugno la Pinacoteca di San Gimignano ospita una mostra dedicata al geniale pittore fiorentino Benozzo Gozzoli (Firenze 1420/21 - Pistoia 1497)

 
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Da sabato 18 giugno la Pinacoteca di San Gimignano ospita una mostra dedicata al geniale pittore fiorentino Benozzo Gozzoli (Firenze 1420/21 - Pistoia 1497), che proprio nel comune valdelsano visse per 4 anni. L'esposizione è incentrata infatti sul periodo che l'artista, uno dei più rappresentativi del Quattrocento italiano, trascorse nella città turrita. La mostra, che resterà aperta fino all'1 novembre 2016, è promossa dall'Amministrazione e dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Province di Siena, Grosseto e Arezzo, in collaborazione con l'Arciodiocesi di Siena, Colle di Val d'Elsa, Montalcino e la Fondazione Musei Senesi. E' stata presentata questa mattina e in anteprima per la stampa nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale di San Gimignano.

Una nuova mostra, un nuovo grande artista. L'esposizione dedicata a Benozzo Gozzoli si inserisce perfettamente nel percorso sinergico tra pubblico e privato intrapreso già con le mostre "Pintoricchio. La pala dell'Assunta di San Gimignano e gli anni senesi" e "Filippino Lippi. L'Annunciazione di San Gimignano e le opere degli anni Ottanta". «Creare questa mostra si è rivelata un'operazione più complessa delle altre - spiega alla presentazione Carolina Taddei, Assessore alla Cultura -, ma grazie ad essa alcune opere che si trovavano in giro per il mondo sono tornate qui a San Gimignano, dove sono state concepite. In Italia si parla sempre di "museo diffuso", siamo per questo famosi in tutto il mondo, e Benozzo Gozzoli ne è un esempio straordinario. È incredibile quanto ancora oggi si respiri la sua presenza in città: la sua impronta si trova per esempio nella Chiesa di Sant'Agostino, nel Duomo, ma anche al di fuori dei confini comunali».

Opere di Gozzoli sono infatti presenti a Certaldo e Castelfiorentino possiede addirittura un museo a lui dedicato. Non a caso è stato creato un biglietto cumulativo, il "Benozzo Gozzoli Pass", con l'obiettivo di fare rete anche oltre il Comune di San Gimignano, per innescare strategie di valorizzazione su tutto il territorio valdelsano.

L'artista. Benozzo di Lese (cui Vasari attribuì il cognome Gozzoli) fu interprete impeccabile della prospettiva teorizzata da Leon Battista Alberti, combinandola con un sapiente realismo e una curiosità spiccata verso la natura e l'antico. Operò come maestro indipendente a Montefalco, a Viterbo, a Perugia e a Roma. Giunse a San Gimignano dopo aver realizzato la decorazione della Cappella dei Magi a Firenze in Palazzo Medici. Dopo i 4 anni trascorsi nella città turrita, si spostò a Pisa. Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Pistoia, dopo la discesa in Italia di Carlo VIII, dove morì nel 1497.

«La tutela non si fa se non con la conoscenza. Benozzo Gozzoli è un artista importantissimo - dichiara Felicia Rotundo della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio -, perché il suo studio permette di capire lo sviluppo artistico che mira a Firenze e perché compì una serie di operazioni per il comune stesso, come le opere per scongiurare la peste. L'artista in questione determina il cambiamento di clima che poi avrà degli sviluppi notevolissimi come Lippi e Pintoricchio».

Benozzo Gozzoli a San Gimignano. Protagonista assoluta del percorso espositivo è la Madonna col Bambino e angeli tra i santi Giovanni Battista, Maria Maddalena, Agostino e Marta, ricomposta per la prima volta nella sua interezza, grazie ai prestiti internazionali del Museé du Petit Palais di Avignone, del Museo Thyssen-Bornemsza di Madrid e della Pinacoteca di Brera. «Abbiamo chiamato a raccolta - precisa Gerardo de Simone, che insieme a  Cristina Borgioli ha curato la mostra - qualche opera documentante il periodo degli anni fiorentini (Madonna della Misericordia, una predella, due disegni) e del periodo pisano che durò per ben 30 anni (Madonna di Calci, detta Madonna del Poggio)».

Orari di apertura:
18 giugno - 31 ottobre: 9.30 - 19.00
1 ottobre - 31 ottobre: 9.30 - 17.30
1 novembre: 11.00 - 17.30
Ingresso consentito fino a mezz'ora prima dell'orario di chiusura. 

Per informazioni e biglietti:
www.sangimignanomusei.it
[email protected]
0577 286300

Alessandra Angioletti

Pubblicato il 17 giugno 2016

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