Scuole, arriva la fibra ottica. Il Comune di Castelfiorentino ha disposto l’affidamento a Telecom Italia SpA del servizio di fornitura della connettività “super veloce” in tutti e sette i plessi scolastici che ricadono sotto la sua competenza, ovvero le tre scuole dell’infanzia (De Gasperi, Don Minzoni, Leonardo Da Vinci), le tre scuole primarie (Tilli, Di Vittorio, Roosevelt) e la scuola secondaria di primo grado “Bacci-Ridolfi”.

Il costo dell’intervento è di 8.700 euro e sarà realizzato entro la fine dell’anno.

Esso consentirà di migliorare notevolmente la connessione delle utenze alla rete (attualmente servite da ADSL) nonché di rendere più veloci alcuni servizi e strumenti che interessano anche l’attività didattica, come le lavagne multimediali, il registro elettronico o quello della mensa.

La fibra ottica garantirà una connessione fino a 100Mbps in download e fino a 20Mbps in upload (con banda minima garantita pari a 100 Kbps laddove consentiti).

«Avevamo assunto l’impegno – sottolinea l’Assessore alla Scuola e Attività Educative, Francesca Giannì – di far compiere un deciso salto di qualità alle nostre scuole grazie anche ad una connessione più veloce, per velocizzare l’accesso alla rete e nel contempo ottimizzare l’impiego degli strumenti multimediali, di cui i plessi sono dotati, e che ormai appaiono imprescindibili per una moderna attività didattica. Grazie alla nuova connessione – prosegue Giannì – forniremo di internet i plessi che ne erano ancora sprovvisti e potenzieremo le linee già esistenti. Questo permetterà di utilizzare con più agevolezza le strumentazioni in dotazione al nostro Istituto Comprensivo, in particolare penso alla nuova aula multimediale della “Bacci-Ridolfi”, nata appositamente per una didattica strettamente connessa al mondo informatico e opportunamente attrezzata con Lim e tablet a disposizione dei ragazzi. Una scuola innovativa – conclude l’Assessore Giannì – è possibile anche grazie a questi interventi, che aprono possibilità allo sviluppo di metodologie didattiche all’avanguardia».

Pubblicato il 21 novembre 2018