Offerte di lavoro fasulle: come riconoscerle e quali rischi presentano?

Chi è in cerca di impiego, forse si è già imbattuto in inserzioni e offerte di lavoro truffaldine

 OFFERTE DI LAVORO FASULLE
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Chi è in cerca di impiego, forse si è già imbattuto in inserzioni e offerte di lavoro truffaldine. Parliamo di vere e proprie campagne criminali, messe in atto al solo scopo di sottrarre dati personali ai malcapitati, sfruttando una loro necessità o un semplice interesse verso la proposta pubblicata.

Nella maggior parte dei casi, infatti, lo schema di base su cui si fondano queste offerte “fake” è quello del phishing. È infatti lecito aspettarsi che un’offerta di lavoro presenti rimandi esterni e link a moduli di contatto o URL per allegare il proprio curriculum vitae.

Ma con un semplice click al link sbagliato, si corre il rischio di compromettere la sicurezza dei propri dispositivi digitali. Ecco perché abbiamo deciso di analizzare questo preoccupante fenomeno più nel dettaglio, così da offrire al lettore strumenti utili per riconoscere i rischi ed evitare le situazioni di maggiore pericolo.

Se ti interessa saperne di più, continua a leggere!

Offerte di lavoro finte e pericolose: indicatori da tenere sotto controllo

Anche se il pericolo di truffe e raggiri è presente, è opportuno ridimensionare il fenomeno, precisando che le offerte di lavoro fasulle e pericolose rappresentano solo una piccola percentuale rispetto alla proposta totale disponibile in Italia (poco più di 5.000 i casi denunciati a fronte di milioni di offerte proposte ogni anno nel nostro Paese).

I portali specializzati nell’incrocio fra datori di lavoro e persone in cerca di impiego si stanno impegnando attivamente da anni per diminuire i fattori di rischio e proporre ai propri utenti un ambiente sicuro e trasparente.

Detto questo, lo standard di sicurezza non dipende esclusivamente dagli strumenti messi in campo da chi gestisce le piattaforme, essendo fondamentale un minimo di preparazione e attenzione anche per chi di queste truffe è il possibile target; stiamo parlando, ovviamente degli utenti.

Questi sono 4 indicatori da tenere sotto controllo per evitare di incappare in situazioni spiacevoli.

Vieni contattato per primo

Ti è mai capitato di ricevere un messaggio con un’offerta di lavoro da parte di una persona che non conosci? Che sia tramite LinkedIn o altri siti per trovare impiego, non è raro ricevere proposte troppo belle per essere vere.
Spesso il messaggio iniziale, proposto in un italiano rivedibile dal lato grammaticale, si apre con la formula magica “Ho trovato il tuo curriculum online e mi è piaciuto tantissimo”. È vero che il mondo del lavoro è sempre più digitalizzato e che per le professionalità ad alta specializzazione le aziende più importanti sono pronte a fare follie e a proporsi proattivamente con offerte di lavoro, ma si tratta comunque di casi eccezionali: spesso questi messaggi nascondono obiettivi molto più semplici, come ottenere informazioni sensibili e personali.

Le condizioni proposte sono troppo vantaggiose

Tutti sognano uno stipendio d’oro, ma le proposte con compensi fuori mercato possono nascondere spiacevoli sorprese. Se nella descrizione dell’inserzione sono previste retribuzioni a 6 cifre a fronte di un impegno di tempo ridotto, probabilmente l’offerta non è che uno specchietto per le allodole.

Ti viene richiesto un pagamento

Alcune forme contrattuali molto comuni in Italia, come quelle legate al mondo delle cooperative, richiedono il pagamento di una quota associativa al lavoratore al fine dell’assunzione. Ma al di fuori di questo contesto, puntualmente normato dal nostro Stato, qualsiasi inserzione di lavoro che richieda un pagamento o un investimento iniziale dovrebbe essere vista con sospetto.

Descrizione troppo fumosa

I dettagli non mancano mai in un’inserzione di lavoro vera. Se la proposta appare troppo vaga e fumosa, i casi sono due: la procedura di recruiting è alle primissime fasi o l’offerta ha un secondo fine.

Lo stesso vale anche nel caso in cui i requisiti non siano dirimenti. Per essere più chiari, se le competenze richieste sono sostanzialmente comuni a milioni di persone, vale la pena rizzare le antenne e valutare la veridicità dell’annuncio.

Come difendersi da questi rischi

La giusta dose di consapevolezza e un minimo di attenzione permettono di disinnescare gran parte dei rischi legati alle truffe delle inserzioni di lavoro finte. Strumenti utili possono anche essere servizi VPN anti-malware in grado di rilevare e rendere immediatamente innocui eventuali allegati pericolosi presenti nel messaggio di contatto o nell’inserzione di lavoro. Investire in conoscenza e cybersecurity non è mai una cattiva idea!

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Pubblicato il 28 novembre 2022

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