Oggi 1 marzo è Martedì Grasso: storia e origine dell'ultimo giorno di Carnevale
Ecco perché si festeggia e il significato di questa ricorrenza
Il Martedì Grasso è la festa con la quale terminano i sette giorni di carnevale e precede il Mercoledì delle Ceneri, aprendo il periodo di Quaresima.
La Quaresima, che oggi ha perso quella religiosità che aveva un tempo, consisteva in 40 giorni di digiuno e preghiera, per cui tutti i cibi prelibati e gli eccessi che erano rimasti in casa non potevano più essere mangiati. Quindi viene chiamato così perché nella tradizione si consumavano cibi grassi in questo giorno. Infatti, era anche l’ultimo giorno per poter mangiare le chiacchere, i gustosi dolci fritti di carnevale (cenci, bugie, stracci, frappe, galani, sossole, crostoli, fiocchetti e sfrappole, come vengono chiamate nelle regioni italiane).
Solo a Milano, la diocesi segue il rito ambrosiano e il Martedì Grasso viene festeggiato il sabato grasso, chiamato anche carnevale ambrosiano. Per loro infatti, la Quaresima inizia la domenica dopo il Mercoledì delle Ceneri romano.
Durante il Martedì Grasso è usanza mascherarsi e sfilare. Ogni regione italiana ha le sue maschere tipiche. Il Carnevale di Venezia, Viareggio, Acireale ed Ivrea hanno raggiunto una fama che va oltre i confini nazionali. Con i loro carri colorati, maschere e stelle filanti, ogni anno sempre più particolari, riescono a lasciare a bocca aperta adulti e bambini travolgendoli in un’allegria che è propria di Carnevale. Purtroppo, quest’anno il Carnevale non potrà essere festeggiato come tutti gli altri anni, a causa della pandemia, non in tutte ma in tante città.
Si ricorda invece che a Viareggio oggi si terrà la quarta sfilata dei carri allegorici.
In foto un momento del Carnevale dei Rioni a Poggibonsi.
Sara Balugani
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Pubblicato il 1 marzo 2022