Palio di Siena, Italian Horse Protection: ''Troppi infortuni e tanti dubbi''
Il presidente Sonny Richichi fa il bilancio del ritorno della corsa dopo due anni di stop
"Cinque cavalli su dieci infortunati, uno è grave. Il Palio di Siena, dopo lo stop forzato causa Covid, è tornato. E sono tornati gli incidenti: abbiamo tanti dubbi su questi episodi e anche sullo stato di salute dei cavalli. Vogliamo chiarezza”. Lo ha detto Sonny Richichi, presidente di Italian horse protection, la prima associazione italiana di tutela degli equidi, a proposito degli incidenti al Palio.
“Nella terza prova e nella prova generale che hanno preceduto il Palio - ha aggiunto - due cavalli si sono infortunati e i veterinari hanno deciso di escluderli dalla corsa per precauzione: si tratta di Vankook, della contrada della Civetta, caduto in curva e successivamente giudicato dai veterinari non in condizione di correre, e di Schietta, della contrada dell’Istrice, azzoppata a un posteriore e anch’essa esclusa dalla corsa. Il sindaco di Siena De Mossi ha detto che bisogna adeguarsi 'alle mutate sensibilità', ma questo è inaccettabile: in pratica era un riferimento al fatto che se i due cavalli avessero partecipato alla corsa e avessero avuto problemi ne sarebbe uscita compromessa l'immagine di Siena. Alla partenza i cavalli erano 8. Già nelle prime fasi del via il cavallo Volpino si è infortunato ed è stato giudicato inidoneo a correre”.
“La corsa è partita e abbiamo notato una anomalia - ha continuato Richichi - un cavallo è rimasto piantato: dopo neanche mezzo giro era già staccato dagli altri cavalli di centinaia di metri e già dopo un giro era sparito dalla pista. Si trattava di Vitzichesu, contrada di Valdimontone. Soltanto qualche giorno dopo abbiamo saputo che anche lui è caduto ed è stato portato in clinica”.
Alla fine, ha detto Richichi, “abbiamo scoperto l'incidente più grave. Zentile, contrada della Chiocciola, è arrivato quinto ma molto staccato. E con un grave infortunio: il cavallo ha subìto una deungulazione, ovvero il distacco della scatola cornea, la parte esterna del piede. La clinica veterinaria ha inizialmente minimizzato ma ha poi ammesso che la guarigione richiederà mesi e cure delicate. Per chiudere in bellezza abbiamo visto il fantino vincitore del palio, Tittia (ovvero Giovanni Atzeni) frustare almeno 15 volte il povero cavallo Zio Frac negli ultimi secondi della corsa. Uno spettacolo indecente, vergognoso. Chiediamo chiarezza, questa non è tradizione, ma uno spettacolo di sfruttamento dei cavalli”.
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Pubblicato il 7 luglio 2022