Parte l'educativa di strada in Valdelsa
In Valdelsa non ci sono servizi strutturati sull’adolescenza. Un’esperienza è stata portata a termine soltanto a Staggia dal 2012 al 2014. E proprio da questo percorso positivo è nata per la FTSA la necessità di estendere il servizio anche ad altri comuni con l’obiettivo di contribuire a contrastare l’abbandono scolastico e la dispersione; favorire l’aggregazione positiva dei giovani, organizzando attività a partire dai loro bisogni; riqualificare in maniera creativa spazi pubblici in cui si registrano comportamenti a rischio
Quattro volontari del servizio civile, divisi in 2 coppie, 5 comuni, 2 profili social. Sono i primi numeri del nuovo servizio di Educativa di strada, promosso dalla Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa che partirà ufficialmente lunedì 30 novembre.
In Valdelsa non ci sono servizi strutturati sull’adolescenza. Un’esperienza è stata portata a termine soltanto a Staggia dal 2012 al 2014. E proprio da questo percorso positivo è nata per la FTSA la necessità di estendere il servizio anche ad altri comuni con l’obiettivo di contribuire a contrastare l’abbandono scolastico e la dispersione; favorire l’aggregazione positiva dei giovani, organizzando attività a partire dai loro bisogni; riqualificare in maniera creativa spazi pubblici in cui si registrano comportamenti a rischio.
«È molto difficile definire in poche parole la figura dell’operatore di strada, poiché il lavoro cambia a seconda del contesto e degli obiettivi – afferma Matteo Ceccherini coordinatore del progetto per conto della FTSA, con all’attivo numerose esperienze nel settore sul versante fiorentino – nel caso della Valdelsa è un mediatore delle culture, delle relazioni e dei conflitti. Il nostro lavoro si rivolge ai ragazzi tra i 14 ed i 18 anni ed ha l’obiettivo di favorire la progettualità giovanile, contrastando fenomeni di disoccupazione dell’età più adulta. Tutto questo lo facciamo in collaborazione con i Centri per l’Impiego, promuovendo la conoscenza di strumenti come GIovanisì e Garanzia Giovani».
La coppia che inaugurerà il servizio nei comuni di Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa e Radicondoli è costituita da Claudia Malandrini classe 1989 di San Gimignano e la giovanissima Alice Pistolesi del 1994 di Poggibonsi. «Noi non aspettiamo che i ragazzi vengano da noi - spiegano Claudia e Alice - ma andiamo da loro, li incontriamo nei luoghi di aggregazione informali come parchi, giardini, circoli ricreativi dove si ritrovano durante il pomeriggio e costruiscono la propria identità nel gruppo dei pari. Per poter interagire con loro abbiamo, inoltre, creato due profili su Facebook, uno per territorio di competenza: Operatori Di Strada PoggiSangi e Operatori Di Strada ColleRadiCa».
Andare per strada ad incontrare gli adolescenti, per cercare di costruire una relazione con loro, implica una strategia di approccio adeguata alla circostanza e naturalmente delle tecniche pertinenti. Per questo i 4 operatori valdelsani sono stati opportunamente formati.
Anche le altre due ragazze Francesca Targi colligiana del 1986 e Sara Bandini certaldese classe 1988 che, invece, porteranno l’educativa di strada nei comuni di Poggibonsi e San Gimignano, hanno ben chiaro cosa fare. «L’idea – sottolineano le neo-operatrici - è di stabilire relazioni di fiducia e di ascolto per orientare gli adolescenti cittadini e lavoratori di domani stimolando nuove forme di partecipazione, formazione e cittadinanza. In questo percorso ci proponiamo di fare da tramite con gli altri servizi del territorio, come il Centro per l’Impiego».
Pubblicato il 26 novembre 2015