Pelosi del Pd: «Poggibonsi tra i cinque comuni italiani sopra 15.000 abitanti col miglior risultato per il "Sì"»

«Abbiamo fatto un lavoro immenso, nonostante mille difficoltà, con non poche resistenze. Poggibonsi ha saputo dimostrare, ancora una volta, che è capace di mobilitarsi, di esserci, e di saper lavorare, a testa bassa, per raggiungere un obiettivo comune, nel rispetto di sensibilità e punti di vista diversi». Commenta così Maurizio Pelosi, segretario Pd Poggibonsi, l’esito del referendum nella città valdelsana

 
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«Abbiamo fatto un lavoro immenso, nonostante mille difficoltà, con non poche resistenze. Poggibonsi ha saputo dimostrare, ancora una volta, che è capace di mobilitarsi, di esserci, e di saper lavorare, a testa bassa, per raggiungere un obiettivo comune, nel rispetto di sensibilità e punti di vista diversi». Commenta così Maurizio Pelosi, segretario Pd Poggibonsi, l’esito del referendum nella città valdelsana. 

A Poggibonsi c’è stato un voto di straordinaria partecipazione con un’affluenza oltre il 78%. Nel voto popolare ha prevalso in modo netto il Sì. Infatti su 17.307, ci sono stati 17.168 voti validi, 10.518 Sì e No 6.650, sono state 49 le schede bianche e 86 le nulle, 4 quelle contestate. Il Sì dunque si è affermato con il 61,26% dei voti. Questo pone Poggibonsi al quarto posto in Italia per percentuale di voti ottenuti dal Sì tra i Comuni sopra 15.000 abitanti, dietro a San Casciano Val di Pesa, Pontassieve e Bagno a Ripoli, per quanto, dei quattro, Poggibonsi sia il più popolato. Il numero di consensi ottenuti dal Sì a Poggibonsi rappresenta circa il 12% di quello ottenuto nell’intera area senese, con sensibile effetto trainante per il risultato complessivo provinciale.

«E’ un dato significativo davvero - continua Pelosi – che testimonia la capacità di lavoro e la lungimiranza della nostra città e del Pd tutto, insieme ai  comitati, che ha saputo costruire una campagna vera, scevra da polemiche, basata sui contenuti, sull’approfondimento, sulle modifiche alla Costituzione, facendo tanti incontri, territorio per territorio, momenti di lavoro e anche una brochure in cui abbiamo riportato le modifiche ad una ad una, spiegandole nel dettaglio. Un lavoro che sono certo è stato riconosciuto e premiato».

«Uno sforzo grandissimo – fa notare - che ha messo l’accento sulla pragmatismo di questa realtà e soprattutto sulla capacità di far lavorare insieme le diverse anime. Perché quando ci si confronta è sempre una vittoria e tutto può accadere». 

«Purtroppo a livello nazionale il risultato è andato in una direzione tutta diversa – aggiunge – Ora si apre una fase complessa, difficile, in cui il Pd deve fare l’analisi serena di quanto accaduto, ma anche ripartire per poter dare il proprio contributo per il futuro di questo paese. Il Pd è il luogo del confronto, fuori dal populismo. E’ anche il luogo in cui costruire politiche lunghe, con cui sviluppare azioni di sostegno al reddito e soprattutto politiche economiche capaci di stimolare il tessuto economico e sociale di questo paese, con un’attenzione maggiore al tema globale della ridistribuzione della ricchezza». 

«Nel partito  - conclude Pelosi - si aprirà la fase delle riflessioni e del congresso. L’auspicio, qui sul territorio, come altrove, è che vinca la voglia di costruire, di tornare a radicarsi sul territorio, di credere nel futuro, di confrontarsi e di ascoltarsi. Poggibonsi lo ha fatto e sono certo lo saprà fare anche in futuro».

Pubblicato il 6 dicembre 2016

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