Perché a Pasqua è usanza colorare le uova?
Un po' di storia e curiosità su questa particolare tradizione
Fin dall’antichità, alle uova è stato attribuito il significato di rinascita e rinnovamento. In epoca pagana simboleggiavano la rinascita della natura che avveniva in primavera.
Per i cristiani l’uovo è simbolo di Resurrezione e per questo, a partire dal Medioevo, si è diffusa l’usanza di regalare uova in periodo pasquale. Ogni cultura, con il passare degli anni ha sviluppato un proprio modo di decorare le uova: a volte si usano uova sode colorate con colori vegetali e alimentari se si intende mangiarle; oppure si svuotano facendo un forellino ad ogni estremo dell'uovo, usando così soltanto il guscio. Solo in tempi recenti si è diffusa l’usanza di regalare uova di cioccolato particolarmente gradite dai più piccoli, ma in molti Paesi, il giorno di Pasqua, persiste l’usanza di scambiarsi uova vere colorate e decorate.
Le origini
In passato era tradizione tingere le uova di rosso che è il colore associato alla Passione di Cristo. Questa usanza nasce dalla leggenda secondo cui dopo che Maria Maddalena trovò il sepolcro di Gesù vuoto, corse dai discepoli e annunciò la straordinaria notizia. Pietro, incredulo, disse: "Crederò a quello che dici solo se le uova contenute in quel cestello diverranno rosse." Dopo qualche istante, le uova che Maria Maddalena aveva nel suo cestino si colorarono di un rosso intenso!
Nei secoli, oltre al rosso, sono stati utilizzati anche altri colori e diversi motivi decorativi. Ancora oggi, quella di colorare le uova per Pasqua, è un’usanza molto apprezzata dai bambini sia in Italia sia in altri Paesi del mondo dove si celebra la Pasqua.
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Pubblicato il 4 aprile 2021