Si è conclusa da poche ore la dodicesima stagione del Pigio di Poggibonsi. La competizione ha visto sette rione lottare per conquistare lo Zipolo realizzato da Alescio Turi (con la sfilata) e il Boccione di Samanta Casagli (con la pigiatura dell'uva).

Il Rione che meglio ha interpretato il tema della canzone italiana è stato Chiesina. Ballando sulle note de “L'ombelico del mondo” di Jovanotti, i rionanti hanno saputo farsi apprezzare dai giurati della Compagnia degli Estrosi non solo per la coreografia e i costumi, ma soprattutto per il messaggio di uguaglianza, solidarietà e unione tra i popoli trasmesso. Tra loro infatti c'erano cinesi e giapponesi, spagnoli, sudamericani, africani. Particolarmente azzeccata anche la scelta di coinvolgere la comunità senegalese che ha aperto il corteo con balli e percussioni. Al secondo e al terzo posto, con rispettivamente un punto appena e due di differenza, Cimamori e Orti.

La gara della pigiatura dell'uva nei tini è invece sempre più combattuta e complessa. Dalle eliminatorie di ieri erano passate direttamente in semifinale le squadre di Romituzzo, Chiesina e Cimamori. Ma tra i Rioni sconfitti Orti è stato ripescato per gareggiare contro il Falco, che ne è uscito subito vincitore, guadagnandosi anche lui la semifinale. In finale, non senza qualche piccola polemica che fa parte del gioco, Cimamori (che batte il Romituzzo) e Falco (che batte Chiesina). Come giustamente hanno ricordato i conduttori Carolina Sardelli e Luca Sprugnoli, entrambi i rioni avevano buoni motivi per vincere. Ma alla fine a conquistare l'ambito Boccione è di nuovo l'arancione Falco, che batte così il suo stesso record e vince per la seconda volta consecutiva.

Alessandra Angioletti

Pubblicato il 2 ottobre 2016