Poggibonsi, “Buoni scuola” per 86 famiglie. Quattro le scuole interessate dalla misura
I “Buoni scuola” sono una misura della Regione Toscana a sostegno della frequenza delle scuole dell’infanzia (3-6 anni) attraverso l’assegnazione di buoni da utilizzarsi per l’anno scolastico 2016/2017 a parziale o totale copertura delle spese sostenute per la frequenza. Anche in questo caso (come avvenuto per il pacchetto scuola) la misura di sostegno è stata anticipata rispetto alla tempistica degli anni precedenti, in seguito alle disposizioni della Regione
Sono poco meno di 90 le famiglie che riceveranno i “Buoni scuola” attraverso gli oltre 30mila euro che la Regione Toscana ha destinato a questa misura finalizzata a sostenere la frequenza delle scuole dell’infanzia paritarie, private e degli enti locali.
La Regione ha assegnato il budget al Comune di Poggibonsi sulla base della graduatoria e delle risorse disponibili. La somma complessiva messa a disposizione è pari a 31.079,23 euro. «Un impegno di risorse che ci permette – dice Susanna Salvadori, assessore alle Politiche Educative (nella foto) - di soddisfare la totalità delle richieste presentate che sono relative alle scuole dell’infanzia comunali e a quelle private paritarie. Siamo già a lavoro per erogare questo sostegno alle famiglie che grazie al bonus pagheranno una tariffa scontata sulla frequenza». I “Buoni scuola” sono una misura della Regione Toscana a sostegno della frequenza delle scuole dell’infanzia (3-6 anni) attraverso l’assegnazione di buoni da utilizzarsi per l’anno scolastico 2016/2017 a parziale o totale copertura delle spese sostenute per la frequenza. Anche in questo caso (come avvenuto per il pacchetto scuola) la misura di sostegno è stata anticipata rispetto alla tempistica degli anni precedenti, in seguito alle disposizioni della Regione. La possibilità di accedere ai buoni, destinati ai residenti in Toscana, è legata all’Isee e ad altri requisiti richiesti.
Complessivamente le domande sono state 95 di cui quattro escluse perché provenienti da iscritti alla scuola statale e cinque non ricomprese nella graduatoria perché relative a famiglie esonerate dal pagamento su richiesta dei servizi sociali. Ventiquattro sono le richieste provenienti dalle scuole d’infanzia paritarie (Umberto I e Vittorio Veneto), sessantadue quelle dalle scuole comunali (Luco e via Risorgimento). Per quanto riguarda gli utenti dei servizi comunali questi riceveranno il bonus tramite il pagamento di una tariffa mensile più bassa. Sul fronte delle scuole private, sulla base della documentazione trasmessa, il Comune farà da tramite fra le strutture e la Regione stessa.
La domanda per l’accesso ai buoni 3-6 è relativa al pagamento della retta per la frequenza mensile. Non sono soggette a bonus le spese di iscrizione e di refezione scolastica.
Pubblicato il 27 ottobre 2016