Poggibonsi, Clemente (Ncd) lascia il partito: «Il Nuovo Centrodestra di Alfano ha deluso le aspettative»

Il Presidente del Circolo Ncd di Poggibonsi lascia il Partito di Alfano, non condividendo più la linea politica nazionale che, come spiega, «non è stata capace di distinguersi dalla linea di Renzi e del Partito Democratico». «E’ stata una scelta sofferta - dice Riccardo Clemente - nel 2013 ho creduto finalmente nella nascita di un partito moderato di centrodestra che rappresentasse il ceto medio italiano, quello che un tempo veniva chiamato ceto borghese fatto di professionisti, commercianti e piccoli imprenditori, ma dopo 2 anni sono rimasto deluso dal gruppo dirigente nazionale»

 
  • Condividi questo articolo:
  • j

Il Presidente del Circolo Ncd di Poggibonsi lascia il Partito di Alfano, non condividendo più la linea politica nazionale che, come spiega, «non è stata capace di distinguersi dalla linea di Renzi e del Partito Democratico».

«E’ stata una scelta sofferta - dice Riccardo Clemente - nel 2013 ho creduto finalmente nella nascita di un partito moderato di centrodestra che rappresentasse il ceto medio italiano, quello che un tempo veniva chiamato ceto borghese fatto di professionisti, commercianti e piccoli imprenditori, ma dopo 2 anni sono rimasto deluso dal gruppo dirigente nazionale».

«Purtroppo – continua -, il Nuovo Centrodestra guidato da Alfano, non ha saputo cogliere questa opportunità e si è schierato con i vertici nazionali sulla linea di Renzi, scomparendo dal panorama politico italiano e soprattutto deludendo i suoi elettori che solo a Poggibonsi sono stati più di 270 cittadini (europee 2014). A livello locale, lascio con dispiacere un gruppo di amici che hanno dedicato tante energie come me a questo partito e che credono in una alternativa vera al Pd».

Su Poggibonsi Clemente conclude: «Continuerò l’attività politica nel mio Comune per dare una mano agli amici della lista civica Insieme Poggibonsi che si battono per dare una vera alternativa ad una Amministrazione targata Pd senza idee e senza futuro».

Pubblicato il 24 ottobre 2015

  • Condividi questo articolo:
  • j
Torna su