Poggibonsi, il sottopasso di Largo Gramsci aperto alle auto. La proposta di Valdelsa Terra Comune
«Il gruppo di lavoro ha valutato che vada ripensata la soluzione di Largo Gramsci. Attualmente non soltanto blocca le auto, ma rende anche difficoltosa la fruibilità pedonale così come quella dei disabili», ha commentato Fabio Ceccherini. «Non rendere carrabile il sottopasso di Largo Gramsci - aggiunge - ha scaricato tutta la mobilità verso largo Campidoglio e allo stesso tempo ha ridotto la possibilità di accesso al centro storico»
Aprire il sottopasso di Largo Gramsci al passaggio delle auto. La proposta è stata studiata dai professionisti della Commissione Urbanistica di Valdelsa Terra Comune e presentata ieri sera nel corso di un'iniziativa pubblica organizzata dalla neonata associazione presso l'hotel Alcide. «Il gruppo di lavoro ha valutato che vada ripensata la soluzione di Largo Gramsci. Attualmente non soltanto blocca le auto, ma rende anche difficoltosa la fruibilità pedonale così come quella dei disabili», ha commentato Fabio Ceccherini. «Non rendere carrabile il sottopasso di Largo Gramsci ha scaricato tutta la mobilità verso largo Campidoglio e allo stesso tempo ha ridotto la possibilità di accesso al centro storico che è stato impoverito da questa frattura decisamente troppo netta. Una soluzione che non ha raggiunto lo scopo». Da qui, l'architetto Luca Bozzolini ha elaborato uno studio di fattibilità con una scelta diversa. «Il progetto è quello di un senso unico da viale Marconi verso il centro e allo stesso tempo di un miglioramento della zona per il passaggio pedonale e della rampa per disabili. È un progetto che nasce dalla valutazione dei risultati non raggiunti con la soluzione attuale cui si somma un percorso non intrapreso di valorizzazione del centro storico, per una soluzione leggera, non invasiva e sostenibile», continua Ceccherini.
Criticità della viabilità: piattaforma di parcheggi e bretella Salceto-Colombaio. La rivisitazione e il ripensamento di largo Gramsci rientra in una quadro più di ampio di criticità analizzato dalla Commissione Urbanistica di Valdelsa Terra Comune di cui fa parte, tra gli altri Carlo Fantacci. «Mobilità e infrastrutture sono un tema delicato e importante per Poggibonsi», continua Ceccherini. «In questi anni non è stata colta la necessità di una piattaforma di parcheggi nei pressi del centro storico per evitare quello che oggi è diventato un vero e proprio pellegrinaggio di auto alla ricerca di un posto. Per questo si pone l'esigenza di individuare aree di approdo certo a pochi minuti di distanza a piedi dal centro dove le attività e i residenti hanno evidenti difficoltà». Tra le soluzioni, per decongestionare il traffico cittadino, «c'è quella di riprendere una previsione di anni fa, ancora presente nel piano strutturale, di una bretella tra Salceto e l'area del Colombaio per ridurre il carico della mobilità nella zona di largo Campidoglio».
Cucitura della città con il recupero moderno delle aree dismesse. Sotto osservazione ci sono zone come quella di via Sangallo, via Spartaco Lavagnini o la ex Egizia «dove occorre intervenire in maniera moderna. Il concetto di abitazione, verde, uffici e negozi al piano terreno è ormai superato. In queste zone deve essere individuato l'interesse pubblico e nell'intervento deve essere coinvolto anche il privato».
Via Spartaco Lavagnini, chiave per pensare a un recupero "verde" di Poggibonsi. A pochi passi dal centro di Poggibonsi e dell'Accabì, via Spartaco Lavagnini rappresenta, un esempio perfetto di quello che è un recupero moderno. «L'elemento più importante è che rappresenta la cucitura con il centro, un collegamento con il Palagetto, anch'esso da ripensare,», sottolinea Ceccherini. «Ma è anche la chiave per pensare di affrontare il tema del parco naturale fluviale lungo l'Elsa. Si tratta di recuperare gli accessi al fiume e di valorizzare i luoghi storici come il Masso che oggi sono ai margini per realizzare quindi un nuovo spazio fruibile ad alto contenuto naturalistico».
Un piano regolatore per il verde. Altro tema emerso durante l'incontro è stato quello di dotare la città del Piano Regolatore del verde pubblico con un censimento di tutte le piante delle città per verificarne e tenere sotto controllo lo stato di salute..
«Infine si è confermata l'urgenza di misure chi rimettano in condizioni adeguate le aree produttive. Ulteriori sviluppo di analisi saranno focalizzati oltre che su questi temi, sulle frazioni di Staggia Senese e Bellavista, sull'area ospedaliera, insomma sull'insieme del territorio», conclude Ceccherini.
Nell'ambito di questi ed altri temi in corso di analisi, economia, politiche sociali, accoglienza e nell'ambito dei valori e di una storia politica coerente è emersa una disponibilità, finora mai espressa nettamente, di Fabio Ceccherini a svolgere un ruolo attivo al servizio della città.
Pubblicato il 21 novembre 2018