Poggibonsi, la Lega: 'Fratellini stranieri rimangono a casa perché non c'è il pullman'
Il comunicato del gruppo consiliare di opposizione: 'Dov'è l'inclusione sbandierata in campagna elettorale?'
“Per un Sindaco che ha fatto di inclusione e solidarietà le parole d’ordine della propria campagna elettorale, dovrebbe essere una priorità garantire il trasporto scolastico a due fratellini stranieri arrivati da poco meno di un anno in Italia e fuggiti dalla guerra assieme alla loro famiglia. Peccato invece ci siano giunte segnalazioni sul fatto che sono già due settimane che questi bambini, iscritti ad una scuola elementare di Poggibonsi, non stiano frequentando le lezioni in quanto sono impossibilitati a raggiungerla, dal momento che il servizio di trasporto scolastico pare non sia adeguato agli orari delle lezioni stabiliti dalla scuola e la famiglia, che vive in campagna nei dintorni di Poggibonsi, non ha al momento altri mezzi di trasporto per fare fronte da sola a questa necessità".
"Un fatto che ci lascia veramente esterrefatti e costernati e che evidenzia come questa maggioranza, al di la degli slogan recitati in campagna elettorale, nei fatti poi agisca in modo diametralmente opposto. Per giunta, quello che stiamo denunciando non è nemmeno il primo disagio che colpisce questa famiglia dal momento in cui, durante il loockdown avvenuto nei mesi scorsi, è stato consegnato loro un computer in comodato d’uso che però non è stato possibile utilizzare in quanto mancavano gli accessori essenziali quali webcam e microfono per poter seguire in modo adeguato la didattica a distanza, carenza questa che è stata risolta solo in parte grazie alla grande solidarietà di altre famiglie che si sono rese disponibili a portare direttamente a casa dei bambini i compiti da svolgere".
"Presenteremo sicuramente un’interrogazione al Sindaco in occasione del prossimo consiglio comunale per capire come sia stata possibile una così grave mancanza che lede i diritti sacrosanti della famiglia e dei loro due bambini ad avere un’istruzione adeguata e a socializzare assieme ai loro coetanei, tanto più se si tratta di situazioni delicate come questa, che meriterebbero senza ombra di dubbio un supplemento di attenzione da parte delle istituzioni e della scuola. Ci auguriamo che il Sindaco e l’assessore al sociale e alla scuola trovino subito una soluzione che garantisca il diritto allo studio di questi due fratellini in modo che, proprio attraverso la scuola, possano realmente integrarsi e vivere serenamente nella nostra comunità”.
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Pubblicato il 15 ottobre 2020