Poggibonsi, motori e auto per la Caccia al Tesoro dedicata alla Mille Miglia

La manifestazione, improntata da sempre sul concetto del “learn and play”, avrà come filo conduttore di questa edizione la celebre corsa delle Mille Miglia che quest’anno fa tappa a Poggibonsi

 
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“Caccia al tesoro” numero ventiquattro. Torna domenica 22 maggio la storica manifestazione organizzata dall'associazione Amici di Poggibonsi che si svolgerà come di consueto per le vie del centro e vedrà coinvolti circa settecento bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie. La manifestazione, improntata da sempre sul concetto del “learn and play” inglese, ovvero dell'imparare giocando, avrà come filo conduttore di questa edizione la celebre corsa delle Mille Miglia che quest’anno fa tappa a Poggibonsi.

«Ispirarsi alla Mille Miglia ha voluto dire creare dei giochi specifici sull'argomento – spiegano gli organizzatori - I ragazzi si cimenteranno in corse con le auto magnetiche, in puzzle ispirati al mondo dei motori, in una mosca cieca guidata per riattaccare una ruota ad un modellino di auto». Il tutto sarà arricchito da una scheda con domande storiche sia sulla città di Poggibonsi che sulla Mille Miglia, una prova a cui si accede attraverso una preselezione fatta tramite una simulazione di accensione di un vecchio motore. 

Le novità non sono finite. «Quest'anno – proseguono - in seguito ad una voglia di rinnovamento espressa soprattutto dai protagonisti, ovvero i ragazzi, le cacce al tesoro saranno due, o meglio due in una, in quanto le scuole medie accederanno ad una sessione di giochi solo per loro con un percorso più complesso e più avvincente per la loro età».

Accanto ai nuovi giochi, ci saranno prove di abilità, di logica, di memoria. «Un mix che funziona da ventiquattro anni, che richiede circa una anno di lavoro, e che coinvolge insieme ai ragazzi, oltre centotrenta volontari». Il lavoro di studio, di ricerca e di collaborazione viene racchiuso in un libretto che viene distribuito nelle scuole a tutti i partecipanti e che contiene, oltre le regole del gioco, una sintesi dei fatti accaduti durante l'anno nella nostra città, ma anche notizie storiche su avvenimenti o personaggi famosi, descrizioni dei luoghi o dei monumenti più significativi e leggende legate al territorio.

«Lo scopo della Caccia al tesoro rispecchia quello della nostra associazione – dicono gli Amici di Poggibonsi – E’ quello di valorizzare, con un occhio di riguardo ai più piccoli, il nostro territorio, le bellezze architettoniche o geografiche, i risvolti sociali e storici. Negli anni l'Associazione si è distinta per altri progetti, dall'acquisto della prima tac per l'ospedale cittadino alla sensibilizzazione di problemi legati all'handicap attraverso un cortometraggio premiato in un concorso a livello nazionalepromosso dal Cesvot. La Caccia al Tesoro resta il progetto più duraturo nel tempo e forse anche quello socialmente più complesso perché riguarda la collaborazione fra scuola, famiglia, associazioni e territorio».

La Caccia al tesoro, un po’ di storia

Nasce nel 1991da un'idea di Stefano Verdiani, consigliere dell'Associazione Amici di Poggibonsi e negli anni si è arricchita e modificata attraverso giochi e intuizioni sempre nuove. L'apporto più significativo alla strutturazione di un gioco così complesso lo ha dato sicuramente Antonio Vignogna che attraverso competenze pedagogiche non indifferenti, ma soprattutto una grande curiosità verso il mondo dei giochi e del saper giocare, ha creato un meccanismo per cui la caccia al tesoro dura da ventiquattro anni. Ogni anno si struttura su una serie di giochi, che vanno da un minimo di venticinque ad un massimo di oltre trenta, tratti dalle tradizioni dei nonni, tipo campana, o inventati ispirandosi a giochi più moderni. Tutto è collegato attraverso un filo conduttore che ogni anno è diverso, spaziando tra argomenti storici, personaggi famosi oppure argomenti di costume.

In foto momento di una passata edizione

Pubblicato il 20 maggio 2016

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