Poggibonsi ricorda il partigiano Dino Bellucci, ucciso nell'Eccidio al Forte di San Martino
Il 14 gennaio 1944 Dino Bellucci, professore, Giovanni Bertora, tipografo, Giovanni Giacalone, straccivendolo, Romeo Guglielmetti, falegname, Amedo Lattanzi, giornalaio, Luigi Marsano, saldatore elettrico, Guido Mirolli, oste e Giovanni Veronelli, falegname, vennero condotti al Forte di San Martino per essere fucilati. Il Tenente dei Carabinieri Giuseppe Avezzano Comes e il plotone ai suoi ordini si ribellarono con straordinario coraggio all'ordine illegittimo
Poggibonsi ricorda il partigiano Dino Bellucci, caduto il 14 gennaio 1944 al Forte San Martino di Genova. Si svolgerà sabato 12 gennaio la cerimonia commemorativa per il 75° anniversario dell'Eccidio al Forte di San Martino dove vennero trucidati dagli ufficiali della GNR e dai nazisti otto partigiani tra cui il concittadino Dino Bellucci, nato a Poggibonsi il 14 dicembre 1911. Bellucci era il responsabile della stampa clandestina antifascista.
La storia. Il 14 gennaio 1944 Dino Bellucci, professore, Giovanni Bertora, tipografo, Giovanni Giacalone, straccivendolo, Romeo Guglielmetti, falegname, Amedo Lattanzi, giornalaio, Luigi Marsano, saldatore elettrico, Guido Mirolli, oste e Giovanni Veronelli, falegname, vennero condotti al Forte di San Martino per essere fucilati. Il Tenente dei Carabinieri Giuseppe Avezzano Comes e il plotone ai suoi ordini si ribellarono con straordinario coraggio all'ordine illegittimo. I patrioti vennero barbaramente massacrati dagli ufficiali della GNR e nazisti presenti.
La Città di Poggibonsi parteciperà, con il consigliere Mauro Burresi, alle cerimonie ufficiali che si terranno nel capoluogo ligure, organizzate a cura del Comitato Permanente della Resistenza della Provincia di Genova.
Pubblicato il 9 gennaio 2019