Poggibonsi, sala gremita a Campostaggia in onore dell'uomo, l'amico e professionista Carlo Buffi
Questa mattina, alle ore 12.00, l'Auditorium dell'Ospedale di Campostaggia è stato intitolato al dottor Carlo Buffi, scomparso un anno fa. C'erano i sindaci dei Comuni di Poggibonsi, Colle di Val d'Elsa, Casole d'Elsa, San Gimignano e Sinalunga, c'era il consigliere regionale Simone Bezzini, c'era una sala piena di persone che hanno avuto modo di conoscerlo umanamente e lavorativamente. E c'era, in un certo senso, anche lui, Carlo Buffi, ricordato con affetto e tenerezza
Questa mattina, alle ore 12.00, l'Auditorium dell'Ospedale di Campostaggia è stato intitolato al dottor Carlo Buffi, scomparso un anno fa. C'erano i sindaci dei Comuni di Poggibonsi, Colle di Val d'Elsa, Casole d'Elsa, San Gimignano e Sinalunga, c'era il consigliere regionale Simone Bezzini, c'era una sala piena di persone che hanno avuto modo di conoscerlo umanamente e lavorativamente. E c'era, in un certo senso, anche lui, Carlo Buffi, ricordato con affetto e tenerezza con aneddoti, video, fotografie e brevi testimonianze da amici, pazienti, colleghi e familiari.
Questa mattina, in occasione di "Una vita per la vita", sono state tante le parole commosse, che hanno emozionato anche chi non lo conosceva: dal carattere ostinato e dall'intelligenza di chi sa usare, come si suol dire, "bastone e carota" alla lungimiranza e alla grande professionalità; dai ricordi al tempo del militare alle battute sul calcio.
«E' difficile parlare di Carlo senza emozionarsi - ha detto la dott.ssa Simonetta Sancasciani, Direttore Presidio Ospedaliero Aziendale -, perché molti dei presenti hanno condiviso con lui momenti importanti in ambiente lavorativo, con la consapevolezza di essere al fianco di un professionista esperto e sicuro. Ma il dottor Buffi è legato a ricordi importanti anche della vita privata di tante famiglie, per la sua presenza durante il percorso della gravidanza e il momento della nascita di un figlio... senza dimenticare i suoi interventi per la salute delle donne al di fuori del momento del parto, essendo anche un ottimo ginecologo. Bella persona, con i suoi scatti d'ira e con il suo temperamento talvolta irruento che lo rendevano vero, combattivo, caparbio quel tanto che serve per perseguire giusti obiettivi. Eccellente professionista che, con spirito innovativo, intraprendenza, è riuscito a fare di questa Ostetricia e Ginecologia un riferimento a livello regionale e italiano: ha creato un gruppo di professionisti che garantirà un futuro al nostro ospedale».
Bellissime parole anche quelle scritte e fatte recapitare in una lettera dalla dott.ssa Simona Dei, Direttore Saniario dell'Usl Sudest, purtroppo assente per altri impegni ma presente con la mente e col cuore: «Questa è una promessa che, dedicandoti questo luogo, facciamo a te, alla tua famiglia, alla tua comunità della Val d'Elsa e soprattutto a noi, per rispettare una storia, valorizzare il presente e crescere verso il futuro, il futuro di questo ospedale nel suo territorio. Tante volte abbiamo parlato insieme di questo, non lo dimentico, ne riconosco la lungimiranza e l'intuizione e, insieme a tutta la direzione, lo assumo come impegno di programmazione sanitaria attraverso azioni reali e tangibili. Grazie per quello che sei stato, grazie per aver condiviso momenti belli e brutti, grazie per il ricordo indelebile che lasci, quel ricordo che ti rende comunque presente, qui, nel tuo auditorium, nel tuo ospedale, nel nostro cuore».
Alessandra Angioletti
Pubblicato il 28 ottobre 2016