Poggibonsi, tentata rapina in un negozio in Via San Gallo
E' successo nella tarda serata di ieri in via San Gallo a Poggibonsi. Un giovane, dopo essere entrato in un esercizio commerciale, ha iniziato a girovagare per il negozio e, sicuro di non essere visto, ha occultato sotto il proprio giubbotto diversi oggetti che erano esposti per la vendita, tra cui alcuni coltelli a serramanico. Terminata la visita si è diretto tranquillamente all'uscita senza pagare sperando di non essere stato notato, ma è stato a quel punto che il titolare dell’esercizio gli ha chiesto conto degli oggetti occultati sotto i vestiti
E' successo nella tarda serata di ieri in via San Gallo a Poggibonsi. Un giovane, dopo essere entrato in un esercizio commerciale, ha iniziato a girovagare per il negozio e, sicuro di non essere visto, ha occultato sotto il proprio giubbotto diversi oggetti che erano esposti per la vendita, tra cui alcuni coltelli a serramanico.
Terminata la visita si è diretto tranquillamente all’uscita senza pagare sperando di non essere stato notato, ma è stato a quel punto che il titolare dell’esercizio gli ha chiesto conto degli oggetti occultati sotto i vestiti. Dopo aver negato ogni addebito I.A. (di anni 20 residente a Colle Val d’Elsa), ha colpito con un pugno l’esercente, tentando di guadagnare l’uscita.
Per sua sfortuna non è riuscito a dileguarsi. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Poggibonsi, infatti, erano già stati allertati dall’esercente in relazione al comportamento “anomalo” del ragazzo e, immediatamente giunti sul posto, hanno fermato il giovane prima che riuscisse a fuggire con la merce rubata.
Effettivamente l’uomo era riuscito a rubare alcuni coltelli a serramanico e materiale elettronico per un valore di alcune centinaia di euro, tutti oggetti che sono stati rinvenuti a seguito di una perquisizione personale da parte dei militari e immediatamente riconsegnati al titolare del negozio.
L’esercente è stato curato al P.S dell’Ospedale di Poggibonsi per una ferita alla mano.
Il giovane è stato arrestato come disposto dal P.M. della Procura di Siena e accompagnato a casa dove attenderà il processo agli arresti domiciliari.
Pubblicato il 15 novembre 2017