Poggibonsi, vendita di prodotti a domicilio: occhio alle truffe
Nei giorni scorsi una signora di 72 anni, vedova, residente a Poggibonsi, ha segnalato alla Polizia un fatto strano. Una donna dalla voce giovane e cortese le aveva telefonato sottoponendole un breve questionario sull'età, sulle abitudini di vita e sul numero di componenti del nucleo familiare. Dopo essersi assicurata che abitasse da sola, l'aveva richiamata più volte, concordando un appuntamento per 'portarle un regalo'
Nei giorni scorsi una signora di 72 anni, vedova, residente a Poggibonsi, ha segnalato alla Polizia un fatto strano. Una donna dalla voce giovane e cortese le aveva telefonato sottoponendole un breve questionario sull'età, sulle abitudini di vita e sul numero di componenti del nucleo familiare. Dopo essersi assicurata che abitasse da sola, l'aveva richiamata più volte, concordando un appuntamento per "portarle un regalo".
Gli agenti hanno allora deciso di appostarsi per assistere in diretta alla visita dell'ignota interlocutrice nel pomeriggio stesso, ipotizzando che potesse trattarsi di un tentativo di truffa o che fosse il pretesto per un furto in appartamento, molto frequenti soprattutto tra le persone anziane. Un uomo e una donna, ben vestiti, si sono presentati muniti di valigetta a casa dell'anziana signora, che, d'accordo con i poliziotti, li ha lasciati entrare.
«La donna e l'uomo - fa sapere la Polizia in una nota stampa - con fare estremamente gentile ed accattivante, dopo aver riempito di complimenti la signora, si accomodavano in salotto ed iniziava una lunga ed estenunante trattativa, finalizzata alla vendita di prodotti di vario genere, finalizzati al benesse e alla salute del corpo. In particolare, i venditori porta a porta, di un'azienda in provincia di Firenze, insistevano sul benessere che la donna avrebbe conseguito acquistando un materasso anatomico al prezzo di circa 2mila euro, o una rete per il letto con doghe regolabili elettricamente a 5mila euro, spaziando poi fal proporre apparecchi biomedicali di elettrostimolazione ai muscoli, ai cuscini per il benessere della cervicale, ai depuratori per l'acqua del rubinetto ecc. La vedova, pur anziana, estremamente lucida e consapevole, rifiutava le numerose offerte e alla fine, nonostante le notevoli pressioni dei venditori, li congedava senza firmare alcun contratto».
I due venditori, fuori dall'abitazione della signora, sono stati identificati e sottoposti a controllo dalla Polizia. «Non si può parlare tecnicamente di tentata truffa - spiega ancora la Polizia -, certe modalità di vendita spregiudicata possono comunque arrecare notevole danno economico a persone anziane o in difficoltà, spesso sole, che magari si lasciano convincere dalla bontà dei prodotti, talvolta ad un prezzo superiore al valore effettivo di mercato». Lo scorso luglio abbiamo pubblicato un articolo proprio su questa tematica. Altri episodi si erano infatti verificati anche in Val d'Elsa.
Per questo genere di vendite è possibile esercitare il diritto di recesso entro 14 giorni, per effetto del D.lgs. 21/2014 che ha recepito la Direttiva 2011/83/UE, così come per tutti i contratti fuori dai negozi o comunque dai locali del venditore (a casa propria, per strada, presso alberghi, fiere, ecc).
Pubblicato il 31 agosto 2018