Polemica sull'inceneritore di Poggibonsi, facciamo chiarezza

Il giornale online toscanachiantiambiente.it ha pubblicato il 4 gennaio scorso un articolo dal titolo 'Inceneritore di Poggibonsi, Rossano Ercolini: emissioni tossiche oltre i limiti'. L'articolo, comprensibilmente, fa molto discutere e genera una serie di polemiche. Non tarda ad arrivare la dura risposta di Sienambiente, che parla di 'affermazioni gravi, prive di ogni fondamento scientifico e che non hanno alcuna ragione di esistere poiché si fondano su macroscopici errori di lettura'. L'ulteriore replica di Ercolini chiarisce che i dati erano così riportati sul documento della società senese e si rende disponibile a un incontro pubblico

 POGGIBONSI
  • Condividi questo articolo:
  • j

Il giornale online toscanachiantiambiente.it ha pubblicato il 4 gennaio scorso un articolo a firma di Rossano Ercolini dal titolo "Inceneritore di Poggibonsi, Rossano Ercolini: emissioni tossiche oltre i limiti". Nella notizia il presidente dell'associazione Zero Waste Italy e coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero manifesta la sua forte preoccupazione sull'impianto. Secondo l'ambientalista toscano, infatti, sono stati ampiamente superati i limiti e i livelli di attenzione fissati dalla legge, riportando dati già preoccupanti nel 2013, cui fanno seguito quelli del 2016 e del 2017.

L'articolo, comprensibilmente, fa molto discutere e genera una serie di polemiche. Non tarda ad arrivare la dura risposta di Sienambiente, che parla di "affermazioni gravi, prive di ogni fondamento scientifico e che non hanno alcuna ragione di esistere poiché si fondano su macroscopici errori di lettura".

Il comunicato della società che opera nel settore dei rifiuti risponde punto per punto a Rossano Ercolini e accusa l'autore di fare forse confusione con l’unità di misura, indicata con un valore pari a mille volte il valore realmente misurato. Secondo Sienambiente quindi il superamento dei limiti denunciato in realtà è inesistente. 

Le dichiarazioni dei sindaci

Mentre sui social impazza la polemica, anche il sindaco di Poggibonsi David Bussagli e il primo cittadino di San Gimignano Andrea Marrucci dicono la loro.

 

  

Errore nella lettura dei dati?

Sulla pagina Facebook di Zero Waste Italy arriva un'ulteriore replica di Ercolini: «Confermo tutto e ne voglio discutere pubblicamente nell'interesse di tutti». «Di fronte alle mie preoccupazioni - aggiunge - Sienambiente risponde in modo minaccioso attribuendomi "scarsa perizia" nel leggere i dati ed addirittura paventando vie legali - aggiunge -. Vediamo come stanno le cose. Sui dati relativi a dati Arpat (pagg. 29 e 30 della dichiarazione ambientale 2014-2017) si legge pari pari quanto da me scritto sui livelli emissivi di diossina e metalli riferiti agli 2012-2013». 

Il documento al quale Ercolini fa riferimento è pubblico e consultabile online cliccando qui. Nel documento vengono riportati i campionamenti effettuati dall'Arpat che, come si precisa a pag. 24, sono da considerarsi a ogni effetto sostitutive delle analisi condotte in proprio, come da Piano di Monitoraggio e Controllo.

«Conosco bene la differenza tra "nanogrammi e picogrammi" per non aver avuto accuratezza del distinguerli (così come quella tra milligrammi e nanogrammo per i metalli) per cui, in quel documento c'è proprio scritto così (e se ci fosse un errore è semmai stato fatto da chi lo ha riportato così). Io stesso - aggiunge - mi sono meravigliato dei dati in questione perché comunque "pesanti". Ma al di là di questa diatriba da chiarire è la stessa Sienambiente che ammette che qualche problemino sulle emissioni di mercurio ci sono state e ci sono (superamento delle "soglie di attenzione") così come i "superamenti semiorari" del COT rivelano livelli di combustione non pienamente efficienti».

«Si badi bene - chiarisce infine - io non ho detto che l'inceneritore brucia fuori norma (la normativa consente di spalmare su base giornaliera i superamenti semiorari ma questo non è molto rassicurante sullo stato di funzionamento dell'impianto) ho solo fotografato  una situazione che rivela sintomi preoccupanti sia per la qualità ambientale sia per quella funzionale. E siccome sulla salute pubblica non c'è da scherzare è meglio "stare accorti". Ora più che mai il confronto pubblico risulta doveroso».

Il famoso confronto per il quale Ercolini è già stato contattato dovrebbe tenersi a fine gennaio/inizio febbraio.

Alessandra Angioletti

Pubblicato il 7 gennaio 2020

  • Condividi questo articolo:
  • j
Torna su