Poliziotto aggredito al carcere di San Gimignano. Capece: «Episodio grave e intollerabile»

«Questa di San Gimignano è l’ennesima grave e intollerabile aggressione da parte di detenuti ai danni di appartenenti alla Polizia penitenziaria - ha dichiarato il segretario generale Donato Capece -. Ai colleghi feriti va la nostra vicinanza e solidarietà nonché un ringraziamento particolare per l’intervento che nonostante le conseguenze riportare ed incuranti di qualsiasi pericolo ha permesso di bloccare il detenuto violento. La situazione nelle nostre carceri resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione»

 SAN GIMIGNANO
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Ieri pomeriggio, intorno alle 16.30/17.00, al carcere di Ranza, a San Gimignano, un detenuto ha aggredito alcuni poliziotti penitenziari. Lo ha fatto sapere il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE con una nota stampa. 

«Si tratta di un grave episodio - come ha dichiarato il segretario generale Donato Capece - Tutto ciò è sintomatico della grave carenza di sicurezza dovuta sempre alla scarsa presenza di personale. Fino a quando la polizia penitenziaria deve subire queste aggressioni? Registriamo l’ennesimo episodio di violenza nei confronti di personale appartenente al Corpo in servizio nella Toscana».

«Un detenuto tunisino ubicato nella Sezione media sicurezza - spiega - ha lanciato dall'interno della sua cella un fornellino del gas che, per un caso del tutto fortuito,  attraversando lo spioncino del blindo ha colpito all'orecchio l'ispettore della Sorveglianza generale. Il motivo del folle gesto risiede nella pretesa del ristretto di effettuare una telefonata non prevista , che peraltro gli era stata già negata la mattina».  

La situazione al carcere di San Gimignano è diventata davvero complessa e difficile da gestire ed è stata denunciata più volte dalle autorità locali negli ultimi anni. Nell'articolo sull'inchiesta sui quindici agenti della Polizia Penitenziaria abbiamo riportato una tabella con i dati del sovraffollamento dei detenuti.

 

«Il collega ha riportato una ferita all'orecchio con 12 punti di sutura - aggiunge Capece -. I detenuti evidentemente sono convinti non di essere in carcere a scontare una pena ma in un albergo, dove possono fare ciò che preferiscono… Ed è grave che la recrudescenza degli eventi critici in carcere si è concretizzata proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria».

«Questa di San Gimignano è l’ennesima grave e intollerabile aggressione da parte di detenuti ai danni di appartenenti alla Polizia penitenziaria - conclude -. Ai colleghi feriti va la nostra vicinanza e solidarietà nonché un ringraziamento particolare per l’intervento che nonostante le conseguenze riportare ed incuranti di qualsiasi pericolo ha permesso di bloccare il detenuto violento. La situazione nelle nostre carceri resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. Ma è evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziari, a cominciare dal ripianamento delle carenze organiche dei Reparti di Polizia Penitenziaria della Toscana».

I commenti

Anche il segretario federale della Lega Matteo Salvini, nonché ex ministro dell'Interno, in visita al carcere proprio alcuni giorni fa, ha riportato la notizia, mostrando addirittura in un post su Facebook le foto delle ferite riportate: «Invece di preoccuparsi solo della salute dei detenuti, il ministro Bonafede si occupi anche degli agenti».

«Solo pochi giorni fa eravamo con il segretario Matteo Salvini a San Gimignano per esprimere vicinanza e solidarietà alla polizia giudiziaria infangata da un'inchiesta che, per il momento, non ha sortito nessun effetto se non quello di creare una forte tensione tra agenti e detenuti. Ed ecco che proprio ieri un detenuto di origine tunisina ha aggredito alcuni poliziotti per futili motivi - commenta la senatrice leghista Tiziana Nisini, commissario provinciale Lega Siena - Vorrei che quegli esponenti di sinistra, gli stessi che ci hanno accusato di fare passerelle politiche nelle scorse, spiegassero oggi al poliziotto ferito e aggredito, che per loro conta di più il garante dei detenuti e i detenuti stessi, rispetto a chi lavora in carcere tutti i giorni rischiando ogni tipo di aggressione e violenza! Noi chiediamo da tempo l'istituzione di un garante di Polizia Penitenziaria, diritto che sembra essere riservato solo a chi commette reati, come ci dimostrano i fatti del carcere di Ranza, ulteriore dimostrazione del grave contesto in cui quotidianamente operano queste donne e questi uomini tutori della legge. Cosa ancor più grave è che sono giorni che sui nostri territori assistiamo ad inaccettabili e gravissimi episodi ai danni di tutte le forze di polizia, senza che alcun membro dell'attuale Governo abbia assunto ferme e decise posizioni sull'accaduto». 

«Sono seriamente preoccupata - conclude - per questo cambio di linea politica del governo Conte-bis che non vede priorità nella tutela di chi sta dalla parte della giustizia. Questa mattina i miei colleghi parlamentari hanno già richiesto al Ministro della Giustizia un immediato ed urgente intervento presso la competente commissione parlamentare al fine di riferire sui fatti di San Gimignano e la situazione delle carceri italiane, ma il nostro lavoro non si fermerà qui e partirà da una presenza assidua sui territori a fianco della polizia penitenziaria e di tutti corpi dello Stato.

«Ecco come vengono ridotti i "torturatori" della Polizia Penitenziaria di Ranza. Una cosa vergognosa! Dove sono le dichiarazioni del Garante dei Detenuti, quelle dell'On. Susanna Cenni, quelle del Sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci, quelle del segretario PD Kuzmanovic e di tutti gli altri buonisti sempre pronti a difendere i detenuti? Noi staremo sempre dalla parte delle Forze dell'Ordine e di chi tutela la sicurezza dei cittadini!», dichiara in una nota congiunta Riccardo Galligani, segretario Lega della sezione Valdelsa.

«Esprimo solidarietà all'agente vittima di questo ennesimo episodio di intemperanze e solidarietà a tutto il corpo di polizia penitenziaria - ha scritto su Facebook il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci -. Ho parlato con il Direttore della Casa di reclusione per esprimere questo sentimento e per ribadire tutta la massima collaborazione da parte dell'Amministrazione comunale per rendere la vita nel penitenziaria degna di questo nome. Sono ben consapevole che, dopo le passerelle, i problemi annosi di Ranza da sempre denunciati dal Comune, restano tutti sul tavolo e chiedono prima di tutto alle autorità competenti che siano risolti con risposte in termini di uomini e di investimenti».

 

Pubblicato il 9 ottobre 2019

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