Pollastrini, l’egittologo “castellano” che ci rivela i “misteri” dei geroglifici
Un microcosmo “illustrato nella pietra” che racconta tremila anni di storia egiziana. E’ questo il tema della conferenza di Alberto Maria Pollastrini a Castelfiorentino
I segreti e i tanti misteri che ancora oggi circondano i geroglifici dell’antico Egitto. Un microcosmo “illustrato nella pietra” che racconta tremila anni di storia egiziana. E’ questo il tema della conferenza di Alberto Maria Pollastrini - egittologo e castellano d’adozione – in programma sabato 22 aprile (ore 16.00) alla Biblioteca Comunale “Vallesiana” di Castelfiorentino, nell’ambito del “Festival del Libro Illustrato”.
Pollastrini, che è originario del Piemonte e abita a Castelfiorentino da un anno (avendo sposato una castellana), è uno dei principali esperti italiani dell’antica forma di comunicazione egiziana. Dopo la laurea ha conseguito un Master di 2° livello in Egittologia all’Università di Torino, e tra il 2008 e il 2009 è stato membro scientifico della Missione Archeologica Italiana ad Alessandria e a Luxor. Attualmente, sta frequentando un dottorato presso l’Ecole pratiche des hautes études di Parigi, e i suoi campi d’interesse sono la storia militare dell’antico Egitto, l’Epigrafia e la Paleografia geroglifica.
L’inserimento della sua conferenza nel “Festival del Libro Illustrato” apre un’interessante retrospettiva sulle antiche civiltà. Rispetto ad altri sistemi del bacino mediterraneo, la scrittura geroglifica non ha conosciuto infatti un’evoluzione verso l’astrazione, ma è sempre rimasta figurata. La stretta vicinanza tra immagine e scrittura ha favorito l’assenza di una demarcazione netta tra i due sistemi di rappresentazione che, al contrario, nel pensiero occidentale sono tradizionalmente distinti. Alla luce di queste considerazioni, i geroglifici restituiscono uno scorcio per nulla scontato del mondo, così come era percepito dall’uomo egiziano.
«Con questa presentazione – sottolinea Alberto Maria Pollastrini – vorrei trasmettere ai partecipanti il grande fascino che i geroglifici egiziani esercitano ancora oggi sugli studiosi moderni. La geniale intuizione di Jean-Francois Champollion che portò alla risoluzione di un mistero, rimasto insoluto per secoli, arrivò solo dopo molti tentativi, tra i quali va ricordato quello fantasioso (e del tutto errato) del padre gesuita Athanasius Kircher, uomo straordinario vissuto nel XVII secolo, che alcuni hanno paragonato a Leonardo Da Vinci per il gran numero di interessi e materie studiate».
La conferenza sarà accompagnata e impreziosita dalla proiezione di alcune immagini, molte delle quali scattate durante la permanenza dello studioso in Egitto.
«E’ poi per noi motivo di orgoglio – sottolinea il Vicesindaco, Claudia Centi – presentare alla nostra comunità questo studioso che da un anno vive a Castelfiorentino, il quale ci racconterà un’esperienza di ricerca unica sull’antico Egitto e sui segreti della scrittura geroglifica, dove immagine, rappresentazione e comunicazione hanno convissuto per millenni».
Per consultare l’intero programma del festival:
www.comune.certaldo.fi.it; www.comune.castelfiorentino.fi.it
Pubblicato il 14 aprile 2017