Praesepivm Casole, il primo grande spettacolo sulla Natività presentato in Regione
«Casole è un paese di circa 4mila abitanti e ci sono centinaia di persone che sono l’asse portante di questa bellissima manifestazione che appunto si vestono in questo scenario naturale – ha detto il primo cittadino Piero Pii -. Circa metà del centro storico è destinato a questo evento che normalmente viene già visitato da migliaia e migliaia di persone. Un intero paese si trasforma e riscopre tradizioni lontanissime che però sono nell’anima della nostra popolazione e della nostra Europa»
Dal 1998, quando il parroco d’allora, Don Paolo Montagnani, trovò oggetti e costumi usati in vecchie processioni storiche, prima della Seconda Guerra Mondiale, ne è passato di tempo. Quello fu l’inizio, la spinta dalla quale ha preso vita l’associazione CasolEventi e il Presepe Vivente, presentato ieri in Regione con una nuova veste: quella del Praesepivm, il primo grande spettacolo open air sulla Natività.
Per cinque giorni ogni due anni il centro storico casolese si trasforma. Spariscono le tracce di ogni possibile collegamento con i giorni nostri, vengono coperti portoni e saracinesche con cannicci, foglie e juta in modo da rendere l'atmosfera perfettamente coerente con la rappresentazione. Oltre trecento abitanti del paese che per l’occasione si calano nella parte del ciabattino, del censore, dello schiavo, del lebbroso, dell'artista, del soldato romano, del pastore.
«Il fatto che in questo bel paese – commenta Eugenio Giani, presidente del Consiglio Regionale della Toscana -, uno dei borghi più belli d’Italia, si svolga una tradizione come quella del Presepe, che si è talmente resa complice dell’attenzione di tante persone, facendo quest’anno il salto di qualità con l’adattamento non solo dei costumi delle ma anche dell’ambiente, mi porta a consigliare a tutti di arrivare a Casole per partecipare alla manifestazione».
Un lavoro di ricerca e d’intuito. «Dietro a questo evento c’è un enorme lavoro - ha spiegato Luciana Calamassi, regista, scenografa e costumista -. Il palcoscenico si allunga per un chilometro, suddiviso in vari momenti di vita dell’epoca: dal mercato all’accampamento, dalla tratta degli schiavi alla Natività, che è messa in risalto da una grande capanna. Gli oltre trecento abiti indossati da attori e comparse sono realizzati interamente a mano, le stoffe sono addirittura conciate per l’occasione».
Un Praesepivm di tutti. «Casole è un paese di circa 4mila abitanti e ci sono centinaia di persone che sono l’asse portante di questa bellissima manifestazione che appunto si vestono in questo scenario naturale – ha detto il primo cittadino Piero Pii -. Circa metà del centro storico è destinato a questo evento che normalmente viene già visitato da migliaia e migliaia di persone. Un intero paese si trasforma e riscopre tradizioni lontanissime che però sono nell’anima della nostra popolazione e della nostra Europa».
L’appuntamento è per il 26 e il 30 dicembre 2017 e l’1, il 6 e il 7 gennaio 2018. Una rappresentazione teatrale non stop all’aria aperta dalle 15.00 alle 19.00. La manifestazione è realizzata da CasolEventi con il patrocinio di Regione Toscana e Comune di Casole D’Elsa.
Alessandra Angioletti
Pubblicato il 2 dicembre 2017