Prelievi agli sportelli con documenti falsi
I Carabinieri arrestano due napoletani in trasferta per truffa, sostituzione di persona e possesso e fabbricazione di documenti falsi
Nella giornata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Firenze e della Stazione di Campo di Marte hanno tratto in arresto due uomini originari della provincia di Napoli i quali, utilizzando un documento falso intestato ad un reale titolare di un conto corrente bancario, hanno tentato di effettuare un prelievo allo sportello.
L’attività è scaturita dalla segnalazione del direttore di una delle filiali fiorentine dei una banca nazionale, il quale, insospettito dalla inconsueta richiesta avanzata da un presunto cliente di ritirare allo sportello denaro contante dal proprio conto, ha avvisato i Carabinieri. I militari, appostatisi all’interno della banca, hanno quindi atteso che il presunto truffatore entrasse in azione e poi l’hanno bloccato prima che riuscisse ad uscire. All’atto del controllo, l’uomo G.D. cl. 82, ha esibito il documento utilizzato per il tentativo di prelievo, risultato falso sebbene presentasse tutti i dati di un ignaro cittadino di Ivrea, reale correntista della banca, con foto sostituita. Nel frattempo è stato anche fermato il complice, F.V. cl. 72, che aspettava in macchina poco distante dalla banca, pronto a fuggire. All’interno del veicolo sono stati rinvenuti 8000 euro in contanti oltre a ulteriori cinque carte d’identità e tessere sanitarie, anch’esse risultate false e intestate ad altre persone, tutte residenti in provincia di Torino.
Dai primi accertamenti i militari hanno inoltre scoperto che, nei giorni precedenti, i due malviventi avevano perpetrato altre cinque truffe in altrettante banche di Firenze, Prato e Pisa, sempre utilizzando documenti falsi contenenti dati anagrafici dei reali titolari di conto corrente, senza destare alcun sospetto ai cassieri. Il denaro e i documenti rinvenuti sono stati sequestrati mentre i due sono tratti in arresto per i reati di truffa, sostituzione di persona e possesso di documenti falsi e condotti direttamente al carcere di Firenze-Sollicciano. Proseguono nel frattempo le indagini volte ad individuare ulteriori truffe e complici.
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Pubblicato il 29 maggio 2020