Prima famiglia ucraina nel Chianti: arriva mamma Olga con i suoi tre figli

La donna, 36 anni, mamma di Timor, Damiano e Angelika, è ospite della parrocchia di Strada in Chianti

 MAMMA OLGA
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La comunità grevigiana non lascia da solo il popolo ucraino, anzi è già pronta ad accoglierlo. E’ ciò che è successo con la prima famiglia ucraina giunta nel Chianti, ospite della parrocchia di Strada. In fuga dalla guerra nel suo paese, Olga, una delle tantissime mamme ucraine, coraggiose, pronte a sfidare freddo e lunghe distanze, pur di mettere in salvo i propri figli, è giunta alcuni pochi giorni fa a Strada in Chianti. La donna, 36 anni, mamma di Timor (13), Damiano (8) e Angelika (3), che ha lasciato la sua abitazione situata proprio vicino alla postazione militare di Kiev, è stata accolta a cuore e braccia aperte dalla parrocchia e dalle famiglie di Strada in Chianti.

E’ nella frazione chiantigiana che l’ucraina ha potuto ricongiungersi con la mamma Alina, che da anni risiedeva nel territorio lavorando a Firenze come assistente familiare. Il parroco di Strada Don Riccardo Santi ha messo a disposizione i locali della piccola foresteria adiacente alla canonica per accogliere la famiglia per il tempo necessario e con la preziosa collaborazione della comunità ha fatto partire le raccolte alimentari a sostegno della popolazione ucraina. “Ho ricevuto segnali di grande solidarietà dalle famiglie di Strada - commenta il parroco - che hanno messo a disposizione le loro stesse abitazioni per accogliere altri eventuali profughi”.

“E’ l’esempio di una concreta manifestazione di vicinanza e cooperazione - dichiara il sindaco Paolo Sottani che è andato a dare il benvenuto a Olga e ai suoi tre figli - che il nostro territorio può offrire alle famiglie ucraine che soffrono, vessate dalle privazioni e dalle devastazioni della guerra, causata dall’operazione militare russa. La comunità grevigiana può fare la differenza e sostenere in maniera collettiva i cittadini bisognosi, coinvolti, loro malgrado, nel conflitto che sta seminando morte e violenza dell’Europa dell’est”.

“Tante sono le associazioni grevigiane e le parrocchie del territorio comunale - continua il sindaco - che si sono attivate per dare una mano alle famiglie ucraine con la raccolta di materiali, beni di prima necessità, farmaci, materiali sanitario e le donazioni monetarie”. Il sindaco Paolo Sottani è a conoscenza del fatto che sono previsti nuovi arrivi già dalla prossima settimana.

Ad attivarsi tempestivamente per esprimere vicinanza e recapitare aiuti concreti al popolo ucraino sono anche la Croce Rossa di Strada e Greve in Chianti e Avg attraverso donazioni monetarie su conti correnti e per sms. La Pubblica Assistenza di San Polo in Chianti, la Caritas di Greve in Chianti e la parrocchia di Strada hanno messo in piedi delle operazioni di raccolta presso i loro locali. In particolare la Croce Rossa Italiana invita a donare attraverso un sms al 45525. La Croce Rossa di Strada e Greve si è mobilitata anche per coordinare una raccolta di farmaci direttamente nelle farmacie Stecchi, Rosini e Coriglione. La Parrocchia di Strada ha un collegamento diretto con l’Ucraina. Per chi volesse effettuare donazioni l’Iban è il seguente IT86L0503402801000000008120, intestato a “Chiesa Rettoriale dei Santi Simone e Giuda”. Nella causale “contributo per le vittime di guerra in Ucraina”.

La Pubblica Assistenza di San Polo ha messo a disposizione dei contenitori presso i locali dell’associazione e della Caritas (Cappellina). Per quanto riguarda la donazione di prodotti e materiali utili si richiedono cibi in scatola a lunga conservazione, beni di prima necessità, pannolini, pannoloni, torce e pile, per quanto riguarda i materiali sanitari sono ben accetti bende, disinfettanti, siringhe, garze e cerotti. Eventuali donazioni in denaro saranno gestite dalla Pubblica Assistenza per l’acquisto di ulteriori materiali che si riveleranno necessari. L’Avg invita ad offrire il proprio contributo usando l’Iban IT56A030690960610000006762, intestato ad Anpas Associazione nazionale Pubbliche Assistenze, nella causale emergenza sanitaria Ucraina.

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Pubblicato il 5 marzo 2022

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