Barberino Tavarnelle primo comune turistico del Chianti
Due aree industriali, Sambuca Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa, nello stesso territorio con oltre 3500 addetti, operativi nei settori più diversi
Unendo obiettivi, risorse e prospettive Barberino e Tavarnelle hanno dato vita ad una delle più importanti forze culturali ed economiche della Toscana. Il rilancio avviene grazie ad una nuova comunità, coesa e compatta, che conta di più perché fonda la propria visione di futuro sui pilastri di una realtà in crescita. L’abbraccio paesaggistico e ambientale, che si estende per 123 chilometri quadrati tra Valdipesa e Valdelsa, dà un peso specifico di rilievo al territorio che primeggia nello scacchiere regionale sul fronte turistico e produttivo. A raccontare le potenzialità del comune di Barberino Tavarnelle, che sta vivendo un momento epocale, impegnato a riscrivere la propria storia e a traghettarsi nel futuro insieme ai cittadini, sono i numeri, le cifre legate ai temi del lavoro e della ricettività. Barberino Tavarnelle vola nella classifica dei comuni toscani a vocazione turistica.
Primo comune turistico
Con i suoi oltre 330mila visitatori annui risulta essere il primo comune turistico, contando il maggior movimento in termini di affluenza tra i comuni del Chianti. Dati analoghi si riscontrano nel settore manifatturiero dove l’amministrazione comunale, guidata da David Baroncelli, si piazza al primo posto con oltre 3500 addetti, quadro che emerge dal confronto con i comuni del circondario. “Accogliendo nel suo vasto territorio - spiega il sindaco David Baroncelli - le aree industriali di Sambuca Val di Pesa e Barberino Valdelsa, quest’ultima composta dalle aree Valcanoro, Ponte Spada, Chiano e Zambra, il Comune di Barberino Tavarnelle costituisce la zona produttiva di maggior spicco della Toscana che si caratterizza non solo in termini occupazionali ma per la diversificazione delle tipologie e la multidisciplinarità delle attività economiche. Intorno a queste due aree gravitano imprese di medie, grandi e piccole dimensioni, aziende leader e noti marchi che operano nei settori più rappresentativi, capaci di esportare il made in Italy su scala internazionale come la camperistica, la metalmeccanica, l’elettronica, la moda, l’agroalimentare, l’alto artigianato, la cosmesi, il comparto enologico e oleario, l’innovazione, il design e la tecnologia digitale”.
I numeri
Di spessore sono anche i numeri che fotografano la dimensione dell’imprenditoria artigianale e agricola. Il Comune unico supera le 2000 unità, presenti tra le imprese artigianali, e oltre 350 sono le aziende agricole attive nel territorio di Barberino Tavarnelle. “Ad un anno di età il Comune muove i primi passi - aggiunge il sindaco - per un rilancio deciso e complessivo dell’economia locale che si inquadra in una visione esplicitamente green, la nostra idea di sostenibilità ambientale che investe anche quella sociale è volta a determinare benessere e qualità della vita. La scommessa parte dall’intento di rigenerare l’approccio ai temi dello sviluppo economico, dell’innovazione e dello snellimento burocratico. Promuoveremo le risorse di cui il nostro patrimonio è ricco e valorizzeremo i punti di eccellenza del manifatturiero offrendo un supporto pratico alle aziende nei processi di internazionalizzazione e di attrazione degli investimenti, nella ricerca di finanziamenti pubblici, nell’orientamento alla collocazione di nuovi insediamenti. Metteremo a disposizione personale del Comune per creare in accordo con la Regione Toscana un ufficio dedicato all'attrazione, allo sviluppo e al sostegno dell'impresa e della programmazione economica territoriale e attiveremo una Consulta delle imprese, finalizzata a condividere e discutere le strategie insieme alle organizzazioni sindacali. Siamo convinti che il lavoro sia il primo presidio sociale e il nostro impegno sarà per la difesa della sua qualità. Un patto per il lavoro sarà il nostro primo obiettivo nel percorso che ci vede decisi ad incrementare la competitività del territorio, mettere a punto tecniche ed analisi di mercato, pronte ad accogliere le sfide del presente”.
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Pubblicato il 31 gennaio 2020