Prodi e Rutelli cittadini onorari di Monteriggioni: «La via Francigena è un’opportunità di lavoro»

Nel corso della seconda giornata del IV Forum Comuni in cammino, che si è svolto nel Complesso monumentale di Abbadia Isola a Monteriggioni, è stata conferita la cittadinanza onoraria da parte dell'Amministrazione comunale di Monteriggioni a Francesco Rutelli e Romano Prodi. Rutelli e Prodi, il 29 ottobre 2007, da ministro per i beni culturali e presidente del Consiglio dei ministri, scelsero proprio Monteriggioni come luogo simbolico per la cerimonia della posa del primo cartello pedonale

 
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Nel corso della seconda giornata del IV Forum Comuni in cammino, che si è svolto nel Complesso monumentale di Abbadia Isola a Monteriggioni, è stata conferita la cittadinanza onoraria​ da parte dell'Amministrazione comunale di Monteriggioni a Francesco Rutelli e Romano Prodi. Rutelli e Prodi, il 29 ottobre 2007, da ministro per i beni culturali e presidente del Consiglio dei ministri, scelsero proprio Monteriggioni come luogo simbolico per la cerimonia della posa del primo cartello pedonale.

Il Forum, come accade ogni anno, è stato il momento per parlare e confrontarsi sul nuovo protagonismo dei “piccoli” Comuni, lo stato di avanzamento del progetto di candidatura della Francigena a Patrimonio Unesco oltre alle politiche legate all’animazione all’accoglienza. 

«Dobbiamo fare in modo che la via Francigena sia considerata un’opportunità di lavoro, di occupazione, di tutela delle realtà locali - afferma ai giornalisti Francesco Rutelli -. Adesso il problema è rovesciato – ha aggiunto -. Prima c’era un’attenzione locale ma mancava la visione nazionale. Adesso c’è una visione nazionale ma bisogna aiutare i Comuni. Perché i piccoli comuni non hanno somme disponibili nei bilanci ma hanno bisogno di avere le risorse per la manutenzione dal Governo e dalle regioni. Lo sforzo iniziale del ministro Franceschini di stanziare 20 milioni di euro – ha concluso – va sostenuto ma implementato». 

A conclusione dell'evento il sindaco di Monteriggioni, Raffaella Senesi riprende lo stesso argomento, chiedendo «un protocollo d’intesa per la manutenzione della via Francigena che metta insieme piccoli Comuni, regioni e Stato, dove lo Stato possa fare la sua parte intervenendo con risorse proprie». 

«La Via Francigena – ha detto il sindaco Senesi – rappresenta una straordinaria opportunità culturale prima di tutto ma anche economica, soprattutto per i piccoli comuni. Oggi molto è stato fatto in termini di valorizzazione e interventi di recupero lungo il tracciato ma, senza una quotidiana opera di gestione e manutenzione, l’enorme sforzo compiuto fin qui rischia di incontrare difficoltà. Al di là degli accordi e delle convenzioni tra territori e regioni, quindi, occorre che lo Stato intervenga in modo importante poiché in gioco c’è sicuramente un interesse superiore. Se il ministero ha appoggiato il percorso di candidatura Unesco vuol dire che ne riconosce il grande valore e allora è indispensabile un intervento anche dal punto di vista delle manutenzioni». 

«La riunione dei Comuni di oggi – ha detto intervenendo Romano Prodi – da vigore a questa iniziativa però ci vuole un intervento dello Stato. Io non credo che ci siano investimenti che possano dare un rapporto costi benefici così favorevole, però il Paese è fatto così. Abbiamo lanciato anni fa l’iniziativa proprio da qui, da Monteriggioni, e devo dire che i Comuni hanno risposto ma l’iniziativa collettiva che doveva fare di questa strada una continuità ancora non c’è stata. I 20 milioni di euro stanziati dal ministro Franceschini sono un buon inizio ma non bastano». 

«Cominciammo con Prodi proprio da Monteriggioni come simbolo e icona della civiltà e immagine del paesaggio – ha concluso ancora Francesco Rutelli –. Da allora tanta strada è stata fatta, tanta l’hanno fatta i camminatori e anche noi abbiamo fatto tanto per sostenere la prosecuzione di questo impegno sulla Francigena. Però il problema oggi è rovesciato. Prima c’era un’attenzione locale ma mancava la visione nazionale. Adesso c’è una visione nazionale ma bisogna aiutare i Comuni. Perché i piccoli comuni che non hanno somme disponibili nei bilanci ma hanno bisogno di avere le risorse per la manutenzione dal Governo e dalle regioni. Lo sforzo inziale del ministro Franceschini va sostenuto e implementato».

Pubblicato il 28 gennaio 2017

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