Programmazione Cinema Certaldo dal 1 all'8 settembre 2021
Programmazione Cinema Certaldo dal 1 all'8 settembre 2021
Cinema Boccaccio
Me contro te Il film - Il Mistero della Scuola Incantata
di Gianluca Leuzzi
con Luigi Calagna-Luì, Sofia Scalia-Sofì
Durata 60 min. - Italia 2020 - Commedia
Mercoledì 1 settembre 19.00* - 20.15*
Giovedì 2 settembre 19.00* - 20.15
Venerdì 3 settembre 19.00* - 20.15
Sabato 4 settembre 17.00* - 18.15
Domenica 5 settembre 17.00* - 18.15
Lunedì 6 settembre 19.00* - 20.15
Martedì 7 settembre -
Mercoledì 8 settembre 19.00* - 20.15*
*ingresso ridotto per tutti
Sala 1 - Sala 2
Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto
di Riccardo Milani
con Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, Claudio Amendola
Durata 109 min. - Italia 2021 - Commedia
Monica e Giovanni sono tornati. Sono passati tre anni dalla fine della loro storia d'amore che, come si erano predetti sulla panchina di Piazza Cavour, è durata poco, anzi pochissimo, proprio come un gatto in tangenziale.
Venerdì 3 settembre 21.30
Sabato 4 settembre 19.30 - 21.30
Domenica 5 settembre 19.30 - 21.30
Lunedì 6 settembre 19.30*
Martedì 7 settembre -
Mercoledì 8 settembre 21.30*
*ingresso ridotto per tutti
Shang Chi - La leggenda dei dieci anelli
di Destin Daniel Cretton
con Simu Liu, Tony Leung, Awkwafina, Michelle Yeoh
Durata 132 min. - USA 2021 - Azione, Fantasy, Avventura
Shang-Chi deve confrontarsi con il passato che pensava di essersi lasciato alle spalle quando viene trascinato nella rete della misteriosa organizzazione dei Dieci Anelli.
Giovedì 2 settembre 19.00 - 21.30
Venerdì 3 settembre 19.00 - 21.30
Sabato 4 settembre 16.40 - 19.00 - 21.30
Domenica 5 settembre 16.40 - 19.00 - 21.30
Lunedì 6 settembre 21.30
Martedì 7 settembre riposo
Mercoledì 8 settembre 19.00* - 21.30*
*ingresso ridotto per tutti
Sala Maggiore - Sala Minore
JODOROWSKY’S DUNE
con Alejandro Jodorowsky, Michel Seydoux, H.R. Giger, Chris Foss (II), Brontis Jodorowsky
Durata 90 min. - USA 2013 - Documentario
Nel 1975 dopo il successo di nicchia di El Topo e quello più clamoroso (specie in Europa) di La montagna sacra Alejandro Jodorowsky era il cineasta intellettuale più ricercato del mondo, aveva carta bianca e quello che voleva era realizzare il film più importante della storia del cinema, traendo spunto dai romanzi di Frank Herbert. Il suo Dune, doveva essere un film rivoluzionario in grado di cambiare la mentalità delle giovani generazioni fornendo nuovi modelli di riferimento. Per fare questo il regista aveva coinvolto (e ottenuto!) la partecipazione di un team incredibile che comprendeva i designer H.R. Giger, Moebius e Chris Foss oltre all'esperto di effetti speciali Dan O'Bannon, le musiche dei Pink Floyd e attori come David Carradine, Mick Jagger, Salvador Dalì e Orson Welles. A preproduzione finita e storyboard completo però è mancato il completamento del finanziamento da Hollywood e il film non si è mai fatto. Almeno non nella maniera in cui Jodorowsky l'aveva immaginato.
Come ricorda il regista Nicolas Winding Refn, amico personale di Alejandro Jodorowsky intervistato per il documentario, è impossibile determinare quanto e come sarebbe cambiato il concetto di blockbuster se alla fine degli anni '70, quando questo tipo di modalità produttiva stava emergendo, il punto di riferimento del cinema d'intrattenimento fosse diventato il Dune immaginato dal regista messicano invece del Guerre Stellari di George Lucas.
Per anni questo Dune mai girato è stato l'oggetto definitivo del desiderio cinefilo, assieme al noto librone contenente tutto il film scena per scena, illustrato da Moebius, con gli inserti di costumi e scenografie di Giger. Il manualone è la base dalla quale Jodorowsky rievoca oggi il suo film, raccontando per filo e per segno come sarebbe dovuto essere ma soprattutto rievocando l'incredibile storia di come sia partita e poi naufragata questa produzione, come abbia convinto quelle incredibili personalità a lavorare con lui e come li abbia stimolati per due anni a dare il meglio su un progetto che non si è mai fatto.
Il risultato è un documentario esilarante, in cui Frank Pavich, è molto bravo a scandire l'esuberanza dell'84enne Jodorowsky, alternandola con i bozzetti e le interviste agli altri interpreti dell'avventura, condendo i resoconti di come sarebbero state girate le scene con la visualizzazione (più o meno animata) dei disegni che furono fatti all'epoca. Un lavoro di montaggio acuto e ritmato che mette il cineasta in seconda posizione per far emergere Jodorowsky, grandissimo interprete di se stesso e narratore dalla splendida capacità di trasmettere la passione e l'intensità di una ricerca totalmente folle, che procede per aneddoti tra l'improbabile e l'incredibile. Forse l'unica possibile maniera di analizzare a freddo come nasca l'arte.
Non manca un po' di agiografia e qualche esagerazione sulle possibili influenze che quel manualone di un film che non si è mai fatto, dopo aver girato molto negli studi di Hollywood, avrebbe avuto su tutta la fantascienza a seguire. Tuttavia è raro che un documentario di pura filologia cinefila sia in grado di restituire quel complesso di follia, entusiasmo e senso dell'avventura necessari per dar vita ad un film, raccontare cioè oltre ai fatti anche la sensazione della creazione di un'opera d'arte collettiva in uno degli ultimi periodi in cui esisteva ancora la convinzione che un film potesse cambiare il mondo.
Con questo documentario la storia del Dune mai girato da Jodorowsky ha finalmente una canonizzazione ufficiale con una narrazione degna del senso dell'epica, dell'ambizione e contemporaneamente del grottesco che ha circondato tutta l'impresa del making di un film tra i più importanti di sempre nella categoria di quelli "inesistenti".
Programmazione
Lunedì 6 settembre 21.30