Pronto badante, progetto nuovamente finanziato fino a febbraio 2018
Le telefonate hanno portato a più di 5mila visite e tutoraggi a domicilio, e a 3.900 attivazioni di voucher per 300 euro. «Numeri che ci confermano – afferma l'assessore a sociale, diritto alla salute e sport - che Pronto badante offre risposta a un bisogno effettivo dei cittadini che stanno continuando ad utilizzare questo sostegno temporaneo pensato per contribuire a semplificare la vita quotidiana delle famiglie con anziani in difficoltà»
Hanno superato quota 20mila le telefonate fatte al numero verde regionale di Pronto badante, il progetto della Regione, voluto dall'assessore Stefania Saccardi, per mettere a disposizione delle famiglie toscane un servizio di sostegno rivolto a persone over 65 nel momento in cui si presenta, per la prima volta, una situazione di fragilità. Le telefonate hanno portato a più di 5mila visite e tutoraggi a domicilio, e a 3.900 attivazioni di voucher per 300 euro, per coprire fino a un massimo di 30 ore il lavoro occasionale regolare di un assistente familiare.
«Numeri che ci confermano – afferma l'assessore a sociale, diritto alla salute e sport - che Pronto badante offre risposta a un bisogno effettivo dei cittadini che stanno continuando ad utilizzare questo sostegno temporaneo pensato per contribuire a semplificare la vita quotidiana delle famiglie con anziani in difficoltà. Questo ci ha convinto a rifinanziare il progetto sull'intero territorio regionale per il secondo anno consecutivo (fino al 28 febbraio 2018), ritenendolo un contributo al consolidamento della qualità del welfare territoriale».
Si tratta di 3,6 milioni di cui circa 2,5 milioni vanno a coprire - tramite un bando rivolto enti del terzo settore (in via di conclusione) - la gestione del numero verde e del coordinamento regionale (380.000 euro) e l'attività di assistenza, informazione e tutoraggio (2,09 milioni). 1 milione copre invece il costo dei buoni lavoro dell'Inps.
«Un altro aspetto a cui teniamo – continua l'assessore – è che la formula di Pronto badante, con il suo coinvolgimento di associazioni di volontariato, cooperative sociali e altri soggetti del terzo settore, contribuisce allo sviluppo di un sistema sociale integrato sia per la loro capillare diffusione territoriale che per il loro ruolo a livello di promozione della coesione sociale e per il radicamento nell'ambito socio-assistenziale e del lavoro».
Pronto badante in sintesi
Un operatore autorizzato, dopo essersi rivolti al Numero Verde 800 59 33 88 (attivo da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle 18 e il sabato dalle ore 8.00 alle 13.00), interverrà direttamente presso l'abitazione della famiglia della persona anziana, garantendole un unico punto di riferimento per avere informazioni sui percorsi socio-assistenziali e un sostegno economico per l'attivazione di un rapporto di assistenza familiare con una/un badante.
Le persone anziane che vivono sole o in famiglia per poter accedere al servizio devono avere almeno 65 anni; essere residenti in Toscana; trovarsi per la prima volta in un momento di difficoltà, fragilità o disagio; non avere già in atto un progetto di assistenza personalizzato (PAP) con i servizi territoriali. Tra i requisiti, a partire da marzo 2017 ci saranno alcune novità. Si potrà infatti beneficiare degli interventi del progetto anche in presenza di un contratto già attivo di assistenza familiare.
Una volta contattato il numero verde, qualora sussistano tutte le condizioni, la richiesta viene inoltrata ad operatori autorizzati che si recheranno, entro massimo 48 ore, presso l'abitazione della persona anziana.
A questa potrà essere erogato un buono lavoro (voucher) di 300 euro, una tantum, per coprire fino a un massimo di 30 ore di lavoro occasionale regolare di un assistente familiare, per le prime necessità.
L'operatore autorizzato assiste l'anziano e la famiglia anche nelle procedure on-line di INPS per quel che riguarda l'attivazione di un rapporto di assistenza familiare, e inoltre fornisce un breve tutoraggio per aiutare la famiglia e l'assistente familiare nelle prime fasi dell'attivazione del rapporto.
Pubblicato il 15 dicembre 2016