Radicondoli, cittadini contrari alla nuova centrale geotermica pilota ''Lucignano''
Alla fine tra i partecipanti alla riunione il "No" al progetto di centrale geotermica pilota "Lucignano" è stato unanime e alla chiusura dell'assemblea sono state raccolte più di 50 osservazioni scritte, tutte contrarie al progetto presentato. Tali osservazioni verranno inoltrate nei prossimi giorni al Ministero dell'Ambiente
Su invito del comitato "Difensori della Toscana", i cittadini di Radicondoli e gli amministratori locali si sono riuniti per fare chiarezza sul progetto di centrale sperimentale che "incombe" nelle vicinanze del centro abitato e, come riferisce una nota, «lascia tanti dubbi per quanto riguarda il futuro di una parte del territorio comunale che fino ad oggi è stato dedicato al turismo ed all'agricoltura».
La partecipazione dei radicondolesi è stata alta, a dimostrazione che il problema è molto sentito.
«Le domande e i commenti dei cittadini lasciavano trasparire evidente preoccupazione e indignazione rispetto ad un progetto imposto dall'alto, di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico, che cambierebbe irrimediabilmente la vita degli abitanti - fanno sapere gli organizzatori dell'incontro -. I cittadini sono concordi nel sostenere che trasformare questo borgo incantato, perso nelle colline senesi, in un distretto industriale è completamente in antitesi con la vocazione del territorio stesso. La nuova centrale sperimentale spezzerebbe inesorabilmente quel fragile equilibrio che si venuto a creare nel corso degli anni tra la parte occupata dagli impianti geotermici storici e la parte di territorio rurale che ha potuto preservarsi e conservarsi intatta fino ad oggi».
Il sindaco Emiliano Bravi è stato chiaro nell'affermare la sua contrarietà al progetto, in quanto in contrasto col piano urbanistico comunale e col piano di indirizzo territoriale regionale.
Alla fine tra i partecipanti alla riunione il "No" al progetto di centrale geotermica pilota "Lucignano" è stato unanime e alla chiusura dell'assemblea sono state raccolte più di 50 osservazioni scritte, tutte contrarie al progetto presentato. Tali osservazioni verranno inoltrate nei prossimi giorni al Ministero dell'Ambiente, ente competente per la valutazione di impatto ambientale.
Pubblicato il 23 settembre 2015