Radicondolifestival - XXXIV Edizione, il tema del 2020: ''Saldare la terra con il cielo''
In un anno complesso per il mondo teatrale e dello spettacolo, il Festival di Radicondoli riconferma per la XXXIV Edizione l'atteso appuntamento estivo in uno dei paesaggi italiani più affascinanti, a metà strada fra il Chianti e la Maremma
In un anno complesso per il mondo teatrale e dello spettacolo, il Festival di Radicondoli riconferma per la 34ª Edizione l’atteso appuntamento estivo in uno dei paesaggi italiani più affascinanti, a metà strada fra il Chianti e la Maremma. La sua natura di officina creativa, che ha sempre fatto del territorio il proprio palcoscenico naturale, dunque facilmente declinabile sulle regole di sicurezza Post Covid-19, lo rende quest’anno più che mai importante luogo di riflessione sul presente e sul teatro che verrà.
Massimo Luconi, Direttore Artistico:
“Negli ultimi anni abbiamo sempre più delineato una narrazione e un’articolazione spettacolare sintonizzate sulle caratteristiche architettoniche e ambientali del contesto territoriale, tanto nell’approccio agli spazi fisici quanto nelle linee di ricerca artistica, strutturando gli spazi scenici in simbiosi con il contesto naturalistico e limitando a pochissimi elementi basici gli allestimenti tecnici. E se questo periodo mette a dura prova lo spettacolo dal vivo, dall’altro rappresenta anche un'opportunità per riaffermare la vocazione e l’identità del Festival, fortemente legata all’uso dello spazio naturale che diventa scenografia e al rapporto diretto e coinvolgente con il pubblico”
Il tema di questa Edizione sarà uno sguardo lungimirante, che punta a saldare la terra - e la realtà - con il cielo – e la visionarietà, rappresentata da poeti, sognatori e paladini di ieri e di oggi di un mondo migliore, e portata in scena da grandi autori contemporanei e con testi inediti.
Tra i protagonisti ci saranno artisti e voci che incarnano questa visione. Tra gli altri ricordiamo Federica Fracassi, Ciro Masella, Anna della Rosa, Arianna Scommegna, Maria Letizia Gorga, Ulderico Pesce, Marco Baliani, Monica Demuru, Patrizia Punzo e voci di culture inascoltate. Accanto a questi la rilevante presenza di un artista come Massimo Biagi “Miradario” porta nuova energia all’idea di Radicondoli come luogo d’arte e perfetto habitat per l’arte contemporanea.
Tra le novità di quest’anno c’è la suddivisione del programma in due tempi: la prima dal 29 Luglio al 7 Agosto, l’altra tra il 4 e il 6 Settembre, “per esplorare assieme alle istituzioni locali, regionali e nazionali le possibilità di riportare il lavoro degli artisti, dei tecnici, degli organizzatori al centro di un meccanismo di ideazione. E per trovare nuovi modi di parlare al pubblico, nell’istantaneità degli eventi”, come spiega ancora il direttore Luconi.
Ecco i principali spettacoli in programma, giorno per giorno:
Atto I dal 29 Luglio al 7 Agosto:
L’inaugurazione si terrà in Piazza della Collegiata il 29 Luglio con le canzoni di Luigi Tenco rivocate dalla voce intensa di Ginevra Di Marco in "Quello che conta". Il 30 Luglio arriva il tradizionale appuntamento con il Premio Radicondoli per il teatro (11ª Edizione), che assegnerà quest’anno un premio per la sezione Maestri e uno per la sezione giovani critici. Nello stesso giorno si terranno il "vernissage" e la performance del poliedrico artista toscano Massimo Biagi “Miradario” con la mostra "Tra cielo e terra, teatro di figure" (la mostra sarà aperta tutta l’estate e si conclude il 6 settembre con un “finissage”): un evento artistico di rilievo che amplia la vocazione del festival. La giornata si conclude con uno spettacolo che ci parla di un passato vicino e sempre vivo, quello della guerra civile siriana, rivissuta nel flusso di coscienza di una donna, una contadina kurdo-siriana, che voleva diventare avvocato e invece imbracciò il kalashnikov, nel testo del pluripremiato artista inglese Henry Naylor "L’angelo di Kobane", interpretato da un’artista molto amata, alla sua prima volta al festival: Anna della Rosa.
Il 31 Luglio verrà ripercorso il cammino umano e professionale di un eroe sportivo come Armando Picchi, che fu pilastro di quell’Inter di Herrera e Moratti che vinse tutto al mondo nello sfondo di una Milano rampante. A dargli voce sarà la narrazione grottesca e caustica di Michele Crestacci.
L’1 Agosto si renderà omaggio al centenario della morte dell’autore toscano Federico Tozzi con una lettura dall’Opera "Il Podere", con Francesco Argirò e Antonella Miglioretto. La performance si svolgerà in un vero podere toscano. A seguire, Arianna Scommegna, grande interprete e cara amica del Festival, sarà la protagonista di "Il buio oltre la siepe" del premio Pulitzer Harper Lee, sul tema della paura, dell’ignoto e dei pregiudizi nati in una piccola cittadina dell’Alabama all’inizio del ‘900 di fronte alla diversità vista dallo sguardo puro di una bambina.
Il 2 Agosto Maria Cassi parlerà ancora di diversità nello spettacolo profondo e comico "Mamma mia", dove il teatro, mentre ci fa sorridere, diviene antidoto alle paure attuali per l’incontro di popoli diversi, inevitabile fucina di un patrimonio per il futuro.
Il 3 Agosto, in prima nazionale, Ciro Masella presenta il testo di Remi De Vos, uno degli autori più interessanti della scena europea, "Per tutta la mia vita ho fatto solo cose che non sapevo fare", storia di un uomo vittima di una violenza gratuita e banale, raccontata a ritroso dalla vittima stessa, in un monologo elettrizzante e teso, sul solco del tragicomico. Nello stesso giorno Alberto Severi, con la sua solita arguta comicità, propone il nuovo testo: "Faccialibro, il post delle fragole" di cui è anche interprete.
Il 4 Agosto la geografia del Festival si sposta in Palestina con il testo "L’approdo", tratto da un racconto del palestinese G. Kanafani, su una misteriosa donna in giro in una città deserta, con Dalal Suleiman. A seguire Maria Letizia Gorga, diretta da Ulderico Pesce, dà voce a una delle poetesse più raffinate, profonde ed enigmatiche del ‘900: Amelia Rosselli, in "Il folle volo. l'ultima notte di Amelia Rosselli", con musica dal vivo. Anche questo in prima nazionale.
Il 5 Agosto sarà la volta di un interprete nazionale molto amato, Marco Baliani, che porta al festival "Del coraggio silenzioso", con cui ci introduce a una nuova specie di coraggio, più introverso e meno eclatante, che muove il mondo per azioni interiori.
Il 6 Agosto, dall’Opera di Niyi Osundare e di altri poeti africani, Monica Demuru è voce e interprete canora dell’architettura sonora "Lo spirito della Terra", elaborata insieme a Cristiano Calcagnile, un progetto speciale del Festival per tenere accesa l’attenzione sull’ingiustizia sociale e la rapina della terra africana.
Il Primo Atto del Festival si conclude il 7 Agosto con un doppio appuntamento: prima nel centro di Belforte si terranno "Variazioni furiose" interpretate da Federica Fracassi, un’altra ospite fedele al festival, che in questo spettacolo in Prima Nazionale pensato come una drammaturgia sonora in un connubio con violoncello di Lamberto Curtoni, sarà diretta da Massimo Luconi a esplorare pagine dall’"Orlando furioso" come romanzo d’amore, opera rock, fumetto, film di fantascienza o Opera che parla al nostro presente. Segue il concerto "Maestrale" del Trio Gambetta: tre musicisti creano un connubio sonoro tra temi che si rifanno agli idiomi e alle forme delle musiche tradizionali europee uniti a quelli della rumba gitana e delle musiche nord africane e brasiliane.
Durante questa prima parte del Festival si terrà inoltre animazione per i più piccoli a cura di Rabel, l’ascolto intimo per pochi spettatori di frammenti sonori all’interno dello scuderie e la presentazione del libro di scrittura intima "Esercizi d’amore".
Atto II dal 4 Settembre al 6 Settembre:
La seconda parte della rassegna, che si configura come laboratorio di nuovi testi e teatro a venire, si apre il 4 Settembre con il "Volo di Michelangelo", un racconto teatrale per voce sola, quella di Beatrice Visibelli e Marco Natalucci, e violoncello, quello di Dagmar Bathmann. Quasi una fiaba popolare, a volte poetica, a volte ironica. Per ripercorrere tutto d’un fiato il mistero concretissimo di un genio indiscusso dell’arte universale.
Il 5 Settembre sarà presentato il progetto di nuova drammaturgia di Marcello Benfante "La visita", un reading a cura di Lisa Capaccioli e Francesco Dendi: racconto orale e ricostruzione storica, un viaggio nell’Italia ferita e nella storia personale di uomini semplici e coraggiosi, dopo l’armistizio dell’8 Settembre 1943. Segue "Io Monica, confessioni della madre di S. Agostino" con Patrizia Punzo, tratto dal romanzo di Lucia Tancredi sulla madre di S. Agostino, dov’è Monica finalmente a parlare e ci così permette di avvicinarci a lei, di conoscerla, come mai è potuto accadere prima.
A chiudere la 34ª Edizione del Festival il 6 Settembre il Concerto dell’Orchestra da camera di Radicondoli.
Info e biglietti: www.radicondoliarte.org
Radicondolifestival 2020 "Saldare la terra con il cielo" (Programma completo)
Atto I
29 luglio - 7 agosto
29 luglio
21.30 - Piazza Collegiata
QUELLO CHE CONTA
Ginevra Di Marco canta Luigi Tenco
Con Francesco Magnelli, pianoforte e magnellophoni
Andrea Salvadori, chitarre, tzouras e loop
Una delle voci più belle e limpide della musica italiana fra pop e tradizione, affronta il mondo poetico e musicale di un grande mito che ci ha lasciato uno straordinario patrimonio di cultura musicale e di nostalgia per la bellezza delle sue canzoni.
Le canzoni immortali di Tenco con le splendide melodie e le partiture originali degli archi appositamente riscritte per questo progetto in un viaggio attraverso i capolavori di uno dei Maestri della musica italiana.
30 luglio
ore 16.00 - al Poggio
PREMIO RADICONDOLI PER IL TEATRO
XI edizione
La giuria composta da Valeria Ottolenghi, Rossella Battisti, Enrico Marcotti, Sandro Avanzo, Claudia Cannella, con l’organizzazione di Elena Lamberti, assegnerà un premio per la sezione Maestri e per la sezione giovani critici, avvalendosi anche delle indicazioni del pubblico e degli operatori teatrali. Inoltre, nel ricordo di Valter Ferrara, sottolineerà l’attività di un gruppo che abbia saputo inserire l’uso di video e tecnologia come elemento drammaturgico
ore 18.00 - Palazzo Bizzarrini, sala mostre
TRA CIELO E TERRA-TEATRO DI FIGURE
vernissage mostra di Massimo Biagi, Miradario,
A seguire perfomance dell’artista
Massimo Biagi, divenuto in arte Miradario, si esprime con diversificazione, profondità e dinamismo, in pittura, nella ceramica e nella grafica, poi divenuta “Graficismo", nella scultura, prima in pietra poi in legno, e successivamente in carta e colla; nell'esperienza figurale che si è fatta astratta, poi si è concettualizzata, si è ridefinita come "Figuratista". Graficismo e Figuratismo, quindi, e tutti questi momenti conditi da scritti, riflessioni, libri d'artista letti, recitati, messi in forma teatrale, proposti al pubblico in momenti poetici intensi assieme a Debora Di Bella, cantati anche. Più di cinquanta anni di attività aperta, e al contempo riservata e solitaria. Per il Festival di Radicondoli presenta i Tre Angeli in Conflitto e Lotta, e il progetto del telo sospeso Teatro di Figure tra Cielo e Terra. Tutte le arti, come diceva Bertoldt Brecht, concorrono a una sola: quella della vita
ore 21.30 - Pieve vecchia della Madonna
L’ANGELO DI KOBANE
Di Henry Naylor
Con Anna Della Rosa
Regia Simone Toni
Chi ricorda l’assedio di Kobane? Sono passati pochi anni, eppure di quei tragici fatti della guerra civile siriana resta una memoria evanescente e confusa. Il pluripremiato autore inglese Herny Naylor ha condotto una lunga indagine, fatta di ricerche, interviste, studio su quanto accaduto e ne ha tratto un magmatico racconto, un flusso di coscienza che prende spunto da una storia vera. Quella di una giovane donna, una contadina kurdo-siriana, che avrebbe voluto studiare, diventare avvocato, e invece abbracciò il kalashnikov. Fino a diventare un implacabile cecchino delle truppe femminili che combatterono contro l’Isis.
31 luglio
ore 21.30 - pieve vecchia della Madonna
ARMANDO PICCHI
Con Michele Crestacci
Armando Picchi portò nell’Inter di Herrera e Moratti tutto lo spirito ribelle e combattivo ereditato dalla sua Livorno. Quello spirito fece il cemento fortissimo di una squadra italiana che vinse tutto al mondo, vanto della Milano capitale emergente della società industriale.
Attraverso una narrazione comica e intensa viene ricostruito il percorso umano e professionale del calciatore Armando Picchi. Un simbolo di serietà, fedeltà e sacrificio. Un allenatore in campo, un punto di riferimento per la squadra nello spogliatoio, un uomo forte pronto al sacrificio: un vero capitano.
1 agosto
ore 18.30 - Podere la Fonte
IL PODERE
lettura di Francesco Argirò e Antonella Miglioretto
dall’opera di Federico Tozzi (nel centenario della morte)
Federigo Tozzi (Siena, 1883 – Roma, 1920) è uno dei più importanti narratori italiani del Novecento, descrive un mondo fra la campagna e la piccola borghesia cittadina, fatto di ansia, e paura con una realtà che è minacciosa, incombente, aggressiva. Il protagonista è Remigio, che alla morte del padre riceve in eredità un podere, conteso sia dalla matrigna che dalla vecchia amante del padre. È essenzialmente la storia di “un uomo senza qualità” che subisce la crudeltà di tutti i personaggi di quel microcosmo, e alla fine uno di loro, che lo odia apparentemente senza ragione, lo uccide. Il grande autore toscano verrà ricordato come genius loci dellaterra senese di Radicondoli attraverso questa lettura di Francesco Argirò e Antonella Miglioretto.
21.30 - Pieve vecchia della Madonna
IL BUIO OLTRE LA SIEPE
Di Harper Lee
Con Arianna Scommegna
Harper Lee, premio Pulitzer 1960, scomparsa nel febbraio 2016 all’età di 89 anni, ha scritto un solo libro nella sua vita: Il buio oltre la siepe. Oltre la siepe c’è l’ignoto, un ignoto che fa paura proprio perché non lo si conosce. E la paura di ciò che è oscuro ma anche solamente diverso genera pregiudizio. Ambientato in una piccola cittadina dell’Alabama nella prima metà del ‘900, è una storia più che mai attuale raccontata in prima persona da Scout, una bambina che con la sua purezza e innocenza accende una piccola fiamma nel buio di una comunità spaventata, chiusa e razzista.
2 agosto
dalle ore 17.30 alle 19.00 – Scuderie
spazio sonoro per un ascolto intimo
21.30 - Pieve vecchia della Madonna
MAMMA MIA
Con Maria Cassi
Il teatro di Maria Cassi si fa antidoto alle terribili paure delle attuali diversità dove le varie provenienze dei popoli e dello loro culture sono, in realtà, il patrimonio condivisibile di una nuova, potente, naturale e bellissima alleanza.
Ci prende e si prende in giro la Cassi, col cuore sempre aperto e l'entusiasmo di chi vive una passione vera e un immenso amore per il proprio mestiere e per l'umanità tutta.
Comicità pura che diventa poesia quando colpisce le viscere di chi ascolta e partecipa al "rito" del Teatro e contribuisce a far sì che quel momento diventi unico, irripetibile, magico.
3 agosto
17.30 - Al Poggio
presentazione del nuovo libro di Giulia Calligaro
Esercizi d’amore - Pratiche di morbidezza per il corpo e il cuore
Illustrazioni di Gabriele Saveri
Ananda Edizioni
Il volume nasce dopo il successo di Esercizi di Felicità, di cui può considerarsi un ideale proseguimento. In copertina al primo libro c’è un grande girasole: e così facevano quegli esercizi, rivolgendo ogni esperienza alla luce. Nel nuovo libro in copertina c’è un papavero: un fiore bellissimo, che non si fa toccare senza farsi sciupare. Che bisogna amare senza possesso. Così agiscono questi nuovi esercizi che ci aiutano a liberare i canali del cuore, attraverso la scrittura intima e la poesia unite alla pratica dello yoga, lasciando scorrere il flusso più alto della vita.
ore 19,00 Pieve vecchia della Madonna
PER TUTTA LA MIA VITA HO FATTO SOLO COSE CHE NON SAPEVO FARE
Di Remi De Vos
Regia e interpretazione Ciro Masella
Prima nazionale
La storia di un uomo che beve tranquillamente una birra in un bar e viene aggredito, verbalmente ma con inaudita violenza, da uno sconosciuto. Una storia raccontata alla rovescia dalla vittima stessa, bloccato con le spalle contro un muro dal branco furioso e assetato di vendetta; un vertiginoso fiume di parole, ultimo argine alla violenza bestiale del branco omofobo; un'illusoria richiesta di "umanità" attraverso cui l'uomo sbobina, avanti e indietro, il nastro della propria vita per comprendere e far comprendere ai suoi aguzzini come sia stato possibile arrivare a un esito così fatale. Un monologo elettrizzante e teso, adrenalinico e ipnotico, sul solco del tragicomico. Rémi De Vos è uno dei più interessanti autori della nuova
Ore 21,30 Pieve vecchia della Madonna
FACCIALIBRO-il post delle fragole
di e con Alberto Severi.
Alberto Severi racconta il suo esordio – 56enne – su Facebook, nel 2017: “Allora, io volevo starne fuori, ma a quanto pare non si può. Ciao a tutti e... niente pettegolezzi...”, fu il suo primo post, (con la sua brava citazione da Pavese, a dare da subito un certo tono). Da allora, nei successivi tre anni e mezzo, mentre i giovani più cool trasmigravano su Instagram, quelli più trash su Tik-tok, e quelli più engagé su Twitter, nel social network più basic e obsoleto i suoi post narrativi hanno via via trovato un piccolo zoccolo duro di pubblico entusiasta, che lo ha ripetutamente incoraggiato a pubblicarli in un libro, o a trasformarne una selezione mirata in monologo teatrale, compresi quelli scritti durante il lockdown, durante la pandemia mondiale. Questo testo, di cui è autore e interprete, è l’esito, divertente e sentito, di quei consigli.
4 agosto
18.30 - Podere la Fonte
L’APPRODO
Liberamente tratto da un racconto di G. KANAFANI
Adattamento e regia di Patrizia di Martino
Con Dalal Suleiman
Il racconto dell’autore palestinese ci porta in una giornata piovosa, grigia, le persone non sono per le strade ma al riparo nelle proprie case, solo una signora è in giro. Chi è? Non si è mai vista da quelle parti e per giunta non frequenta la chiesa, lei non prega. È vestita con un semplice abitino accollato, ha scarpe consumate, forse ha voluto nascondere la sua povertà. Occhi profondi, segni sul viso di chi ha patito e continua a patire le ingiustizie della vita, ma la curiosa signora è in cerca, si vede che è in cerca di qualcuno o qualcosa... e ha tanta voglia di raccontarsi.
21.30 - Pieve vecchia della Madonna
AMELIA ROSSELLI, IL FOLLE VOLO
Di Ulderico Pesce e Maria Letizia Gorga
Con Maria Letizia Gorga
Regia Ulderico Pesce
Musica dal vivo Stefano De Meo
Prima nazionale
Questo spettacolo vuole essere un omaggio alla più grande poetessa della seconda metà del Novecento, così come la definì Pierpaolo Pasolini. Amelia Rosselli, in prima persona, racconterà se stessa attraverso la voce di Maria Letizia Gorga. La sua vita, la sua multiforme arte, le sue ossessioni. Il percorso emotivo e politico di Amelia, attraverso le sue parole, i suoi versi, il racconto di una rifugiata dalla vita in dialogo con la sua amata musica, composta, arrangiata ed eseguita dal vivo da Stefano De Meo.
5 agosto
19.00 - Prato alle querce delle Canterie
DEL CORAGGIO SILENZIOSO
Di e con Marco Baliani
Collaborazione alla drammaturgia Ilenia Carrone
Di solito si associa alla parola “coraggio”, un’azione eclatante, dettata da un’urgenza impellente, un’azione che sfida la morte e se ne appropria, mostrando una luminosa presenza dell’umano. È il coraggio “numinoso”, visibile, mostrato, che accade in condizioni estreme, e che diviene poi epos, racconto, esempio.
Ma c’è un altro tipo di coraggio, silenzioso e non appariscente, ed è di questa declinazione della parola Coraggio che questo spettacolo vuole parlare. Il coraggio silenzioso agisce nell’essere umano quasi inaspettatamente, non presuppone una tempra guerriera, non si staglia sulla scena per mostrarsi nella luce, non si aspetta ricompensa, neppure quella, postuma, del racconto esaltante.
6 agosto
21.30 - Pieve vecchia della Madonna
LO SPIRITO DELLA TERRA
Dall’opera di Niyi Osundare e altri poeti africani
Architettura sonora con Monica Demuru, voce e canto
Cristiano Calcagnile percussioni e progetto musicale
A cura di Massimo Luconi
Progetto speciale Radicondolifestival
L’impegno politico e l’attenzione alla causa dell’oppressione e dell’ingiustizia sociale si legano indissolubilmente alla denuncia di una natura altrettanto sfruttata e depredata, entrambi i temi percorrono in forma più o meno esplicita l’opera di molti poeti e autori africani, dove, accanto a reminiscenze e rimandi alla grande poesia occidentale, è presente e costante una forte spiritualità e la rivendicazione di fiera appartenenza alla cultura e alla tradizione della propria terra.
La poesia è l'essenza dell'anima nera e la poesia per gli africani si realizza soltanto se diventa canto, parola e musica nello stesso tempo. In molte delle sue parti, il lavoro poetico di quasi tutti gli autori africani è concepito per una perfomance pubblica con l’ausilio di strumenti musicali indicati con precisione. È per questa ragione che abbiamo lavorato su una partitura dove la parola, la musica e il canto si uniscono in un’unica struttura narrativa, in un’avvolgente alchimia di ritmi, di suoni e di voci.
7 agosto
18.30 Belforte
VARIAZIONI FURIOSE
Dall’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto
Con Federica Fracassi
Al violoncello Lamberto Curtoni
A cura di Massimo Luconi
Produzione Teatro i
prima nazionale
L’Orlando Furioso è un romanzo d’amore, un’opera rock, un fumetto, un film di fantascienza, una fantasmagoria che trascende la pur calzante definizione di poema cavalleresco. All’interno della sua variegata geografia si intrecciano sentieri e vite che parlano al nostro presente con forza, ironia e disperazione: un mondo giovane e pieno di vita e di contrasti, così vicino alle furie adolescenti.
Srotolare questo intricato gomitolo significa seguire di volta in volta un punto di vista e trovare la forma che possa restituire a ogni personaggio il suo peso all’interno dell’opera.
21.30 - Piazza della collegiata
MAESTRALE
Con Filippo Gambetta Trio concerto
Filippo Gambetta (organetto diatonico), Sergio Caputo (violino) e Fabio Vernizzi (piano)
Un viaggio musicale che parte dalla passione per le musiche di tradizione ma anche dalla scrittura di musiche nuove, ad esse ispirate, propongono un repertorio incentrato su melodie sia da ascoltare che da danzare. I tre musicisti creano un connubio sonoro tra temi che si rifanno agli idiomi e alle forme delle musiche tradizionali europee, in particolar modo di Italia, Francia e Irlanda, uniti a quelli della rumba gitana e delle musiche nord africane e brasiliane.
Inoltre il festival di Radicondoli ospita:
Raccontafiabe a cura di Rabel
Durante il festival resterà aperta la mostra di Massimo Biagi “Miradario”
Atto II
4 Settembre 6 Settembre
4 settembre
Ore 21.00 - Pieve vecchia della Madonna
IL VOLO DI MICHELANGELO
Di Nicola Zavagli
Con Beatrice Visibelli e Marco Natalucci
Regia Nicola Zavagli
Al violoncello Dagmar Bathmann
Un racconto teatrale per voce e violoncello. Un lungo volo nella vita d’un mito. Quasi una fiaba popolare, a volte poetica, a volte ironica. Per ripercorrere tutto d’un fiato il mistero concretissimo del genio indiscusso dell’arte universale. Un invito alla conoscenza. La leggenda artistica e biografica sarà messa al confronto con alcune verità storiche emerse dopo quattro secoli di indagini critiche che hanno frugato in ogni dettaglio della sua vita. Il racconto sarà appassionato, popolare, divertito in una drammaturgia tra affabulazione e gioco scenico, in continuo rapporto con la musica dal vivo.
5 settembre
Ore 18.00 - al Poggio
LA VISITA
Progetto nuova drammaturgia di Marcello Benfante
Reading a cura di Lisa Capaccioli e Francesco Dendi
Un nuovo testo fresco di scrittura che dalla pagina stampata per la prima volta si confronta con il pubblico in una dimensione teatrale. La visita è un romanzo memoriale sospeso fra biografia e sogno, fra racconto orale e ricostruzione storica, un viaggio nell’Italia ferita e nella storia personale di uomini semplici e coraggiosi. Il racconto muove da un sogno e percorre a ritroso un lungo viaggio nella memoria familiare di uno zio molto amato nel ritratto di una nazione umiliata e offesa, in uno dei momenti più tragici: la prigionia di seicentomila soldati italiani lasciati allo sbaraglio dopo l’armistizio dell’8 settembre 43.
Con la presenza dell’autore
Ore 21.00 Pieve vecchia della Madonna ore 21
IO MONICA, CONFESSIONI DELLA MADRE DI S. AGOSTINO
Tratto dal romanzo di Lucia Tancredi
Con Patrizia Punzo
Musiche Roger Rota
Contrariamente a tutte le “biografie” di Monica, nelle quali sono assemblati i brani in cui è Sant’Agostino, con la sua cruda sincerità, a parlare della madre, qui le posizioni si invertono: Monica prende finalmente la parola e ci permette di avvicinarci a lei, di conoscerla, come mai è potuto accadere prima. Attraverso le numerose tappe della sua storia umana e spirituale, in continua risonanza con quella del figlio, Monica accompagna Agostino fino a quella che sarà una delle più significative conversioni della storia del cristianesimo.
6 settembre
17,30 Palazzo Bizzarini
Finissage della mostra di Massimo Biagi Miradario con perfomance dell’artista.
18.30 - Pieve vecchia della Madonna
CONCERTO
Con OCRA Orchestra da camera di Radicondoli
Violini: Asia Guarguaglini, Giovanni Guarguaglini, Alessandro Garaffi, Gabriele Gazzei, Francesco Rossetti
Viola: Alessio Torriti
Violoncello: Filippo Torriti, Gabriele Signorini, Clara D'Autilia
Contrabbasso: Simone Dei
L’Orchestra di Radicondoli è costituita da dieci giovani dai 15 ai 25 anni, formati presso la scuola di musica Dulcimer di Radicondoli. Il loro repertorio va dalla musica barocca alla musica romantica.
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Pubblicato il 2 luglio 2020