"Si tratta di un nuovo strumento che si aggiungerà a quelli già verati: ci auguriamo che renda la risposta europea molto più coordinata ed efficace". 

E' una conferenza stampa convocata in fretta e furia (come del resto quelle a cui siamo abituati ad assistere ormai da olte 40 giorni) ma senza attese prolungate e di una durata minima, giusto una manciata di minuti. Il Premier Conte si presenta di fronte alle telecamere per commentare l'accordo raggiunto con i paesi dell'Unione: "Grandi progressi, impensabili fino a qualche settimana fa" anticipa il Presidente del Cosniglio, sempre dalla sua bacheca Facebook, e poi: "I 27 Paesi riconoscono la necessità di introdurre uno strumento innovativo, da varare urgentemente, per proteggere le nostre economie e assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno, preservando, per questa via, il mercato unico". 

Insomma, fumata bianca per il "recovery fund". In questi giorni la Commissione si metterà a lavoro per poter presentare il prossimo 6 maggio un piano che, sottolinea lo stesso Conte, "Dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico". Di fatto, con l'Italia in prima linea. 

Stefano Calvani

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Pubblicato il 24 aprile 2020