Referendum sulla sanità toscana, negato il dibattito dalla Pubblica Assistenza di Siena

«La Pubblica Assistenza adduce quale motivazione il suo statuto "apolitico". Siamo di fronte ad un caso di censura. Evidentemente l'argomento specifico (la possibilità di creare anche a Siena un comitato promotore per un referendum abrogativo sulla legge di riordino della sanità pubblica in Toscana) non piace. Ci chiediamo quali siano a Siena gli spazi per la cittadinanza per occuparsi della "cosa pubblica"»

 
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L'incontro per discutere sul referendum della sanità toscana, organizzato da un gruppo di cittadini, era stato fissato alla Pubblica Assistenza di Siena. Tuttavia le carte sono cambiate in corsa e l'evento, al quale parteciperà anche il Dott. Giuseppe Ricci di Arezzo, è stato spostato a Palazzo Patrizi lunedì 7 settembre alle ore 21.00.

«Siamo un gruppo di cittadini che ha chiesto alla Pubblica Assistenza di Siena l'affitto della sala di viale Mazzini per organizzare un dibattito pubblico sulla legge di riordino della sanità pubblica in Toscana. In un primo momento - spiegano i promotori dell'iniziativa con una nota stampa - la sala ci è stata concessa a patto che nella comunicazione non comparissero simboli di partito. Successivamente, però, quando è comparso sul web l'invito al dibattito, la Pubblica Assistenza ci ha negato l'affitto della sala perché si tratterebbe di un'iniziativa "politica". Eppure sui volantini e sugli inviti da noi diramati non è presente alcun simbolo di partito né alcun riferimento ad essi. Anche perché è nell'intenzione degli stessi organizzatori dell'iniziativa mantenere una certa equidistanza dai partiti». 

«La Pubblica Assistenza - continuano - adduce quale motivazione il suo statuto "apolitico". Siamo di fronte ad un caso di censura. Evidentemente l'argomento specifico (la possibilità di creare anche a Siena un comitato promotore per un referendum abrogativo sulla legge di riordino della sanità pubblica in Toscana) non piace. Ci chiediamo quali siano a Siena gli spazi per la cittadinanza per occuparsi della "cosa pubblica" fuori dai circoli della politica dei partiti. Non è la prima volta che ci troviamo davanti a simili ostacoli».

«In realtà - conclude il gruppo -, in questa città non mancano gli spazi per organizzare iniziative politiche, manca l'apertura. Noi pensiamo che ogni occasione di confronto e dibattito pubblico su temi che riguardano da vicino la vita delle persone (e la sanità pubblica è uno di questi) può essere un momento di crescita per tutti, che si sia d'accordo o meno nel merito. Noi andiamo avanti e non rinunciamo a riunirci per discutere. Ci vediamo lunedì 7 settembre a alle ore 21.00 a Palazzo Patrizi».

Pubblicato il 7 settembre 2015

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