Rinasce l'antico teatro di S. Donato in Poggio. Da dicembre a marzo una stagione tutta da ridere

La stagione prende il via con una “Tombola Show” venerdì 20 dicembre alle ore 21 in cui duetteranno, in una divertentissima altalena di gag e battute sagaci

 BARBERINO TAVARNELLE
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Identità toscana, memoria e cultura contemporanea tornano a rendere il Teatro protagonista nel borgo medievale di San Donato in Poggio. Il palcoscenico della Filarmonica Giuseppe Verdi, noto e fruito in quanto sala cinematografica, dotata di una sofisticata tecnologia digitale, riapre i battenti come spazio teatrale stabile. L’occasione è la prima edizione di un cartellone invernale che, da dicembre 2019 a marzo 2020, farà ridere e sognare ad un tempo, produrrà nuovi stimoli e spunti di riflessione attraverso i lavori e il talento di alcuni dei più noti interpreti e registi della dimensione artistica italiana. L'offerta culturale del Chianti si impreziosisce grazie ad un carnet che racconta l’arte e il piacere di sorridere a teatro, in un luogo di campagna che trasuda storia e tradizioni secolari. Nel Teatro della Filarmonica Giuseppe Verdi di San Donato, dove sono disponibili oltre 200 posti, prenderanno vita sei titoli di qualità accomunati dalla cifra ironica e sarcastica che è naturale espressione della dialettica toscana.

Ad organizzare in forma sperimentale la stagione, che porta il nome di "Metti una sera a teatro in Chianti", è la Filarmonica Giuseppe Verdi di San Donato in Poggio, curata nell’attività di direzione artistica dall'Accademia dei Perseveranti, con il patrocinio e il contributo dell’Unione comunale del Chianti fiorentino. Quattro le signore della scena che daranno voce ai temi della contemporaneità: Katia Beni e Anna Meacci (nella foto) che presenteranno il loro “The Best of” domenica 29 dicembre alle ore 21.00; Fiona May e Luisa Cattaneo, interpreti dello spettacolo “Maratona di New York” domenica 16 febbraio alle ore 18.

La stagione prende il via con una “Tombola Show” stasera, venerdì 20 dicembre, alle ore 21.00 in cui duetteranno, in una divertentissima altalena di gag e battute sagaci, Sergio Forconi e Andrea Bruno Savelli, protagonisti di “Fine del ricreativo”. Ad ogni numero estratto, coincidente con la data degli spettacoli, saranno illustrati gli eventi del cartellone e conferiti premi speciali ai concorrenti della tombola giocata in chiave teatrale. 

Il 26 gennaio alle ore 18 tornerà in scena il mercatalino Sergio Forconi con “Odore di chiuso” e, parlando di artisti che giocano in casa, il noto Massimo Salvianti, attore della storica Compagnia Arca Azzurra Teatro, darà prova della propria abilità con il bellissimo “Bottegai”, in programma domenica 2 febbraio alle ore 18.00. Chiude la programmazione del teatro sandonatino un allestimento per tutte le età, “Favole al telefono” di Gianni Rodari, di cui domenica 1 marzo sono previste due repliche: la prima alle ore 16.00, la seconda alle ore 17.30.

«Dopo alcuni decenni - spiegano il sindaco David Baroncelli e l'assessore alla Cultura Giacomo Trentanovi - il teatro della Filarmonica mette in campo un’antica passione. Il luogo di incontro e aggregazione sociale, in cui dagli anni ’50 in poi sfilavano le rappresentazioni legate alla cultura popolare, infarcite di musica e versi in ottava rima, è divenuto nel tempo uno spazio vissuto dalla comunità. Quest’anno in modo particolare abbiamo assistito ad un exploit nel nostro territorio di passioni teatrali e anche quella di San Donato si è mostrata pronta ad accogliere un proprio cartellone organico. Il palcoscenico si alimenta di vita e mette in scena momenti unici e irripetibili di quella stessa fonte di ispirazione che riflette i tanti aspetti della realtà avvalendosi degli strumenti della finzione. Il teatro è dialogo, espressività, occasione di confronto e scambio. La Filarmonica Verdi, grazie alla collaborazione di Andrea Bruno Savelli, investe su una vocazione e un progetto di comunità, sulla forza corale dell’espressività artistica e della cultura teatrale che nel Chianti ha radici antiche». 

«Le mie esperienze precedenti - commenta Andrea Bruno Savelli - mi hanno fatto capire di come il teatro sia uno di quei rari esempi che ci restano di una dimensione che permette di formare e compattare. Il teatro è in grado di rinsaldare ed essere il cuore pulsante di una comunità, produce un lavoro culturale ad ampio raggio, non si va a teatro per annoiarsi o mostrare uno status quo ma per divertirsi, per pensare e riflettere, si va a teatro per vivere un’esperienza e questo riesce a rafforzare i legami di una comunità, oltre che offrire l’occasione di trascorrere piacevolmente del tempo».

Info e prenotazioni: Cinema Teatro Filarmonica Giuseppe Verdi, via Senese, 9 – San Donato in Poggio tel. 055 8072841.

Pubblicato il 19 dicembre 2019

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