Riorganizzazione della raccolta rifiuti a Colle di Val d'Elsa, la differenziata passata dal 46 al 57%

Intervento dell’assessore all'ambiente Grazia Pingaro: ''Cambiamenti sempre difficili ma necessari per arrivare finalmente ad una tariffa che corrisponda effettivamente a quello che produciamo in termini di rifiuti''

 COLLE DI VAL D'ELSA
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I conti si fanno con i numeri e numeri alla mano, ci dicono che siamo passati da una percentuale di differenziata del 46% nel 2020 al 57% nel 2022 con una riorganizzazione parziale e iniziata soltanto a giugno dello scorso anno”.

Lo sottolinea Grazia Pingaro, assessore all’ambiente, dopo aver dato il via libera alla riorganizzazione del porta a porta mentre sul territorio sono iniziati gli incontri con i cittadini da parte del gestore Sei Toscana e l’Amministrazione comunale, per illustrare le novità. “I cambiamenti sono sempre di difficile digestione ma sono necessari anche per arrivare finalmente ad una tariffa che corrisponda effettivamente a quello che produciamo in termini di rifiuti. Meno saremo capaci di differenziare e più pagheremo” aggiunge ancora l’assessore Pingaro.

La riorganizzazione è una razionalizzazione del calendario in quanto le frequenze del conferimento rimangono le stesse tranne l’organico che passa da tre a due. Ma anche attualmente l’organico sta in casa per tre giorni. Infatti, dal lunedì viene ritirato il giovedì e poi il sabato giorno che solitamente è semivuoto e spesso viene saltato come conferimento.

Lo studio del calendario di conferimento, inoltre, è basato su dati e ricerche da parte del gestore e non è affidato alla causalità o a nessun altro tipo di dinamica. A regime, le strade saranno sgombre per cinque giorni a settimana su sette e questo aumenterà di gran lunga il decoro urbano andando ad interpretare un bisogno molto sentito dai cittadini. Infine, il ritiro del vetro separato. L’inserimento del ritiro del vetro separato dalla plastica non era più rimandabile e si tratta di un intervento che pone Colle e il suo territorio all’avanguardia in Italia, laddove, in Europa e in altri Paesi, si differenzia addirittura il colore del vetro. Al fine di superare questo che tutt’oggi rimane un gap, inizia la differenziazione ma il conferimento non può essere fatto nei sacchi perché sarebbe pericoloso: le bottiglie potrebbero rompersi e qualcuno accidentalmente si potrebbe fare male.

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Pubblicato il 15 giugno 2022

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